La natura non smette mai di sorprendere, di pochi giorni fa l’annuncio incredibile: scoperte nuove specie di rane, alcune minuscole.
La natura non smette mai di sorprendere, di pochi giorni fa l’annuncio incredibile: scoperte nuove specie di rane, alcune minuscole. Dei biologi hanno trovato specie diverse e sconosciute di rane, in zone come Messico e Guatemala. A sorprendere, questa volta è il Centro America. E pensare che fino ad oggi, queste specie erano state scambiate per altre e quindi mai identificate correttamente.
Si tratta della scoperta di sei nuove specie di rane, alcune di dimensioni minuscole, tutte appartenenti alla famiglia delle Craugastoridae. È una famiglia di anfibi dell’ordine degli Anuri presenti nel continente americano, da nord a sud. Questa famiglia comprende 881 specie, raggruppate in 20 generi, con altrettanti sottogeneri. Ma scopriamo di più su questo ritrovamento.
All’interno di questa grande famiglia, esistono alcune specie che ancora confondono gli esperti, i quali non sanno bene come classificarle. Quando è così si definisce “incertae sedis”. Fino a qualche giorno fa, le sei specie ritrovare erano confuse con altre specie vicine. La caratteristica principale di queste rane sono le dimensioni ridotte, alcune non superano i 2 centimetri di lunghezza, tanto che sono tra le più piccole sul pianeta.
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Purtroppo, la loro sopravvivenza è minacciata dai cambiamenti climatici e dall’impatto dell’uomo sul loro habitat. Il ritrovamento è stato pubblicato sulla testata scientifica Herpetological Monographs. Nell’articolo, i ricercatori parlano della scoperta di ben dodici specie di Craugastor negli ultimi anni, sei le più recenti. Queste, oltre alle dimensioni, presentano dei colori particolari: macchie e sfumature di diversi colori.
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È proprio il colore, oltre alle dimensioni, che le rende difficili da catalogare all’interno della grande famiglia. Nonostante la minaccia di sopravvivenza, questa è sicuramente un’ottima notizia per la biodiversità. La scienza e la natura non smettono mai di sorprendere, ma bisogna stare attenti ai cambiamenti in atto sul pianeta. L’azione distruttiva dell’uomo mette a repentaglio l’intero ecosistema. È importante tutelare natura e animali senza procurare troppe interferenze.