Floricoltura, quando il giardinaggio è la tua passione. Come avviare un’attività redditizia

La floricoltura trasforma in attività la passione di giardinaggio. Come muovere i primi passi?

floricoltura attività aperto
(Fadime Erbass – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La floricoltura è un’attività che può dare grandi soddisfazioni, non solo economiche (anche se non guasta!). Il percorso di studi è il diploma o la laurea in Scienze Agrarie, ma anche chi non ha questi titoli può aprire la sua azienda se ha la passione per il giardinaggio e per le piante in genere. Da dove iniziare per avviare questo tipo di attività? Prima di tutto, è importante capire cosa fa la floricoltura. Si tratta di una coltivazione specializzata in: piante ornamentali, bulbi, semi, tuberi e rizomi.

Chi opera in questo settore aiuta chi ha il pollice verde nella prima fase delle piante da frutto – quando queste non sono ancora produttive – e offre fiori profumati e freschi grazie all’attenzione e alla cura per i dettagli. Ecco quali sono gli adempimenti che servono per partire!

Floricoltura attività, cosa serve

floricoltura attività come iniziare
(Leonardo Zanini – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La floricoltura è un’attività che prevede l’apertura della partita Iva e l’iscrizione al Registro delle Imprese. Per farlo, servirà un commercialista, che saprà indicare il codice ATECO più adatto in base allo specifico tipo di attività che si vuole intraprendere all’interno del mondo florovivaistico. Il professionista darà una mano anche per l’INPS. È importante indicare subito se ci saranno dipendenti, in modo da essere in regola poi con i contributi. Ora è necessario verificare la composizione del terreno su cui si installerà il vivaio per capire quali sono i fiori e le piante più adatte per quel particolare tipo di suolo.

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In più, si deve dare un’occhiata alla zona di riferimento. Infatti, un vivaio ha bisogno di essere l’unico in una zona precisa per garantirsi un certo passaggio e per farsi conoscere dalla clientela. Se ci sono altre realtà, è importante fare un’analisi della concorrenza, che serve a capire cosa fa la concorrenza per proporre qualcosa di diverso. Infine, può essere utile farsi aiutare da consulenti specializzati nel mondo online per farsi trovare sui motori di ricerca.

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I guadagni non sono immediati, ma sono molto interessanti. Infatti, una superficie adibita a vivaio rende 800-1.200 euro al metro quadro escludendo l’Iva. I vivai sono particolarmente apprezzati in Liguria, Toscana e Puglia. Infatti, solo nel territorio ligure il 65% del PIL arriva da attività legate al comparto florovivaistico, con circa 2.900 attività.

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