Il Progetto Fuoco 2022 analizza le prospettive di settore in chiave sostenibile il prossimo 5 maggio.
Il Progetto Fuoco 2022 è un evento organizzato dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali AIEL. L’iniziativa partirà il 5 maggio alle ore 09:30 presso la Sala Convegni della Fiera di Verona e terminerà all’incirca alle ore 13.
Al convegno dal titolo “2050 e calore rinnovabili dal legno” si parlerà di come le fonti alternative rinnovabili possono diventare una scelta sicura per il futuro di chi produce energia bruciando combustibile. Infatti, le note fonti non rinnovabili non sono più solo un danno ambientale, ma anche economico. Da qui l’idea dell’associazione di organizzare dal 4 al 7 maggio 2022 una serie di iniziative a tema – tra cui anche questo convegno – dedicate al riscaldamento della biomassa.
Progetto fuoco 2022, il ruolo della biomassa
L’incontro sull’energia prodotta dal calore con le rinnovabili vedrà l’intervento dei rappresentanti del Ministero della Transizione Ecologica e delle Regioni della Pianura Padana. L’obiettivo è capire in quale direzione si sta andando, visto che la decarbonizzazione non è più solo una parola. In più, c’è già firmato da tempo dalle Regioni interessate un Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria per venire incontro alle esigenze di chi opera in agricoltura, biomasse, termica e mobilità. Parteciperanno anche enti locali di Toscana, Umbria, Campania e Lazio, per via delle criticità presenti sui territori.
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Nel 2018 era stato presentato un Protocollo d’intesa, firmato anche dal Ministero delle Politiche Ambientali. Ora è necessario procedere con un aggiornamento, in linea anche con i nuovi obiettivi europei dell’Agenda 2030. Il Progetto Fuoco 2022 servirà a definire le regolamentazioni di settore e a dare degli obblighi anche sulla manutenzione, per evitare ulteriori emissioni nell’ambiente.
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Le biomasse sono materiali di scarto naturali che non possono essere riciclati. Se si bruciano con attenzione e si incanala il calore nel modo giusto, possono diventare una fonte di energia considerata rinnovabile perché è prodotta durante la lavorazione in agricoltura. Alla base, infatti, ci sono le erbacce o la frutta marcia, oppure gli scarti dell’arredamento, che diventano così una fonte sostenibile.