Piante della sfortuna, ebbene sì, esistono e attorno a loro aleggiano antiche superstizioni e miti. Saranno davvero da sfatare? Scopriamolo.
Come i classici “non rompere lo specchio“, “non passare sotto la scala” e “non incrociare la strada del gatto nero”, esistono numerosissime altre credenze legate alla sventura che riguardano però il mondo delle piante.
Alcuni fiori e piante vengono additati e descritti come portatori di sciagure e misera. Sarà vero? Intanto vi forniamo una lista delle piante più magnetiche.
Piante della sfortuna: quali sono e perchè attirerebbero sciagure
Mettiamo in fila allora le specie di piante a cui sono associate le leggende negative più famose. Se lo spirito scientifico vi assiste, piantatele sul vostro balcone e comprovate o meno le tesi iniziali. Ma partiamo. La lista si apre con una succulenta, una pianta grassa quindi: l’Agave.
L’Agave è di per sè una pianta complessa da classificare. Ne esistono diverse specie tutte molto diverse l’una dall’altra, per questo i botanici hanno faticato a classificarla. Leggenda vuole che data la capacità della pianta di crescere in ambienti davvero ostili, come i deserti americani, sia allora capace di attirare e trattenere energie malefiche.
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Essendo una pianta grassa, prospera indisturbata anche in condizioni di forte deprivazione idrica. Le energie negative le permetterebbero questa resistenza, in particolare, sarebbero trattenute nelle foglie carnose della pianta. Porvate ad aprirle e raccontate ai vostri amici cosa avete visto, se ancora potrete.
Passiamo ad una pianta da fiore, l’Ortensia. La bellezza della fioritura di questa pianta ha portato i sostenitori del Feng Shui (pseudoscienza geomantica cinese) a diffidarne. In Cina l’ortensia è ritenuta simbolo di solitudine e pertanto è esiliata da case e abitazioni comuni.
La bellezza dell’ortensia sarebbe sinistra. In particolare è per la tradizione cinese fortemente sconsigliata come dono o bouquet per le spose. Questa sarebbe addirittura presagio di morte per il coniuge o di divorzio. Separazione e vedovanza darebbero come esito la solitudine.
Compare poi nella lista il Garofano. Sul garofano il mondo scientifico si divide. In Giappone è simbolo di fortuna, negli Stati Uniti di amore materno. Nel nostro continente è invece collegato a sentimenti infelici, soprattutto nei paesi francofoni.
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La leggenda vuole che i garofani siano il risultato delle lacrime piante da Maria il giorno della crocifissione di Cristo. Una tragedia. Per questo porre dei garofani in casa priverebbe gli ambienti di tutta la positività, supposto che in precedenza ci fosse.
Troviamo poi la Tradescantia. Questa pianta ha attirato numerose credenze su di sè per via del fatto che cresce ovunque, anche laddove praticamente non c’è nulla. Il nome popolare conferito alla pianta è infatti “erba miseria” per la capacità che ha di crescere in territori desolati e aridi. La pianta, come è facile intuire, porterebbe miseria che come lei è poi difficile da sradicare.