Legno da esterno, come proteggerlo e ripristinarlo evitando il peggio? C’è un’unica strada da seguire per farlo durare il più a lungo possibile
Il legno oggi è un materiale molto richiesto e viste le difficoltà che stiamo vivendo in Europa costa anche molto. Perché tutto questo? Perché è di certo meno impattante rispetto a molti altri materiali, è del tutto naturale ed in una visione di sostenibilità ambientale è certamente un’ottima scelta.
Inoltre si adatta facilmente a mille cose diverse. C’è da dire però che il legno da esterno ha bisogno di molta cura e manutenzione. Va incontro a mille problematiche: dalla pioggia che lo spacca e lo gonfia all’umidità, dai parassiti a molti altri animali che possono “attaccarlo” come i topi.
Poi ci sono gli sbalzi di temperatura, tra caldo e freddo che possono creare crepe. Insomma le insidie sono molte e sempre dietro l’angolo. Ecco perché è bene proteggerlo cercando di salvaguardarlo il più possibile. Come mantenere il legno da esterno in salute? C’è una soluzione che è sicuramente la più adatta e che non puoi non conoscere.
Legno da esterno, la procedura per proteggerlo
Proteggere il legno da esterno è cosa essenziale se vogliamo che le strutture create resistano il più possibile. Ecco perché è necessario intervenire prima che sia troppo tardi. Come? Con un prodotto che è specifico per questa azione: l’impregnante.
Si tratta di un liquido apposito che deve essere passato sul legno prima che venga esposto all’esterno. È sintetico e necessita di essere steso con attenzione almeno per tre volte, attendendo che la prima mano si asciughi per poi proseguire con le altre.
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L’impregnante in questo modo si “attacca” al legno e lo protegge in primis da umidità e muffe. C’è però una regola da seguire per spalmare il prodotto sul segno:
- La prima mano deve essere composta da 50% impregnante e 50% diluente;
- La seconda 75% impregnante e 25% diluente;
- La terza 100% impregnante
Una volta svolta questa operazione si è terminato se il legno non è a contatto con il terreno. Diversamente, invece, c’è bisogno di mettere in pratica un altro trattamento per proteggerlo ulteriormente: la catramina che è specifica proprio per il contatto con la terra.
Questo serve per difendere ulteriormente il legno dall’umidità del terreno evitando anche che la parte a contatto con il suolo possa marcire. In questo modo si evita di sostituire tutto il pezzo di legno facendo in modo che resista all’esterno intatto per lungo tempo.
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Alla fine del trattamento si può stendere della vernice trasparente o colorata e carteggiare la superfice per rendere tutto più perfetto. Se il legno si sta rovinando, invece, è necessario partire dalla carteggiatura e rifare tutti i passaggi appena detti così da difenderlo per bene.