Per la prima volta nella sua storia, la California ha prodotto la propria energia sfruttando fonti rinnovabili al 100%. Il progresso nell’ambito della sostenibilità è significativo.
La California detta legge, e lo fa rendendosi esempio per il resto del mondo. Quelle che sembrano delle scelte facoltative in ambito energetico sono oggi infatti, in realtà, degli obblighi.
Laddove i governi mancano di forza esecutiva, sta alle azioni di aziende e singoli accelerare la transizione. Cerchiamo di fare luce sull’operato della California prendendo più di qualche nota.
La California è uno stato occidentale degli Stati Uniti d’America e si estende costeggiano il pacifico per circa 900 miglia. Il suo territorio vanta una conformazione geografica estremamente eterogenea. Ci sono spiagge, monti, foreste e scogliere e la biodiversità è sicuramente da tutelare.
Come ha fatto allora a produrre il 100% della propria energia seguendo la strada delle fonti rinnovabili? La risposta è negli elementi naturali, due in particolare: sole e vento. Sabato 30 aprile alle 14 e 45, la California ha soddisfatto per 15 minuti consecutivi il 99, 87% del fabbisogno energetico dello stato attraverso le sole fonti rinnovabili.
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Il parossismo energetico ha registrato una produzione di 18.629 megawatt di cui il 66% di provenienza solare e il 25% da energia eolica. La domanda energetica era in quei 15 minuti inferiore ai 600 megawatt, un bel traguardo, quindi. La restante parte di percentuale energetica è stata prodotta con impianti geotermici sfruttando biogas, biomasse ed energia idroelettrica.
La rete elettrica statale è gestita dall’organizzazione no-profit California Independent System Operator che si mostra entusiasta nel raccogliere i risultati straordinari dell’operazione. Quei 15 minuti hanno infatti dimostrato che una via alternativa è possibile, non sono necessaria ma assolutamente percorribile.
L’obiettivo è dilatare i 15 minuti all’intero lasso della giornata, poi alla durata intera della settimana ed infine all’anno. L’energia pulita deve costituire il 100% delle emissioni “buone” e soppiantare interamente quelle nocive prodotto dei combustibili fossili.
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Il risultato è stato raggiunto con l’aiuto delle condizioni atmosferiche evidentemente favorevoli. Sole a picco e raffiche di vento sono state la caratteristica atmosferica della giornata del 30 aprile. Per il 2045 la California ha fissato l’obiettivo “100% rinnovabili” e certamente si è mosso un primo importante passo in quella direzione.
L’Independent riporta che già nel 2019 il 60% dell’energia sfruttata dallo stato era di matrice rinnovabile. Il territorio negli ultimi anni è stato penalizzato dal fenomeno della siccità che ha ridotto enormemente l’apporto di energia idroelettrica.
Parte del fabbisogno energetico è tuttavia ancora a carico di centrali nucleari. Il Governatore Gavin Newsom ha promesso per i prossimi due anni di destinare 2 miliardi di dollari all’ultimazione del passaggio alle rinnovabili. La transizione ecologica conosce così, mano a mano, le prime tappe della propria crescita.