Riproduci gerani a costo zero, la tecnica molto semplice degli esperti

Con questa tecnica il tuo geranio si moltiplicherà come per magia e potrai avere un terrazzo incredibilmente fiorito a costo zero.

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Gerani (Foto di JamesDeMers – Pixabay )

Tra le piante più usate per decorare i terrazzi ci sono, sembra ombra di dubbio, i gerani. Si tratta di una pianta bellissima di cui esistono ben 280 varietà e, ognuna di queste ha i propri colori e caratteristiche. I più famosi e diffusi sono quelli zonali (Pelargonium zonale) e quello edera (Pelargonium peltatum).

Ma ti sei ma chiesto come far riprodurre la tua pianta di geranio, a costo zero? Bene, vediamo come farlo insieme.

Gerani, ecco la tecnica a costo zero per riprodurli

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Gerani in vaso (Foto di İsmet Şahin -Pixabay)

Per riprodurre in casa i gerani è fondamentale sapere che questa pianta si riprodurre in due modi: tramite seme o tramite talea. Vediamo insieme come procedere.

Se avete in casa una pianta, la speranza che è uno dei fiori possa produrre un piccolo frutto. Una volta che questo sarà maturo bisognerà prendere i semi al suo interno. Detta così sembra essere un processo davvero facile. Ma non giudicate mai un libro dalla copertina: ottenere il frutto da questa pianta è davvero molto difficile. Certo volendo si possono comprare in un vivaio o online i semi, ma il costo della bustine è, il più delle volte, superiore al prezzo di una pianta. E, dettaglio non da poco, per la prima fioritura potrebbero passare anche 3 anni. Quindi come fare? Con il metodo della talea, che in tre-quattro mesi porterà a un risultato sicuro.

Per talea si intende il taglio di un frammento di pianta inserito in terra che riprodurrà un esatto clone dell’originale. Per ottenere il nostro rametto abbiamo tre semplici modi. Il primo dalla pulizia della pianta. Spesso durante questo procedimento il ramoscello si spezzi. Il secondo dalla cimatura, ovvero quell’operazione che bisogna fare quando il geranio diventa troppo alto e poco armonioso. Il terzo e ultimo modo è di prendere volontariamente un pezzo di una pianta che vi ha colpito o che avete in casa.

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Nei primi due casi, la talea avverrà con rami di scarto, ma se vogliamo clonare una piantina è meglio seguire alcune semplici regole. Ad esempio il taglio: dovrà essere in obliquo rispetto al tronco e dovrà essere effettuato con cesoie sterilizzate. Prendete poi la pianta e contate due internodi e procedete al taglio. Con questa operazione il nostro rametto, una volta messo in acqua, avrà una superficie maggiore per nutrirsi.

Il passaggio successivo invece sarà decisivo per creare un ottimo apparato di radici. Per farlo bisogna ridurre al minimo ogni spreco nutrizionale e di acqua. Per farlo rimovete ogni fiore dalla vostra talea e riduce al minino le foglie. Il consiglio è quello di lasciarne al massimo tre. Se la talea, che avete precedentemente tagliato, avrà un ramo doppio sarà sufficiente dividerlo alla base ottenendo così due talee che dovrete pulire. Una volta ottenuti i rametti possiamo in due modi: o mettere la talea in acqua, aspettando che si producano le radici e poi piantarla in terra, o posizionarla direttamente nel terreno.

Se decidiamo di mettere la nostra talea in acqua, prendiamo un bicchiere e riempiamolo d’acqua per 4-5 centimetri in altezza. Mette poi le talee all’interno, assicurandovi di non metterne più di 3. Il motivo? Una volta che toglierete il rametto, le radici saranno molti deboli e si potrebbero rompere. Dopo circa 10 giorni la nostra talea avrà sviluppato l’impianto radicale potrete metterle, facendo attenzione a non flettere troppo le radici, nel terreno. Prendete dunque un vaso nel quale metteremo una torba di buona qualità mista ad argilla. La proporzione ideale per questo mix è 80 % del primo elemento, 20 % del secondo. Così facendo ci sarà spazio per le radici che avranno maggiore contatto con l’ossigeno.

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Prima di interrare mettere circa due centimetri di argilla espansa sul fondo così da evitare dei pericolosi ristagni d’acqua. Con un cucchiaino procedete a fare un foro all’interno della terra, già posizionata all’interno del vaso, di circa 8 centimetri di profondità. A questo punto infilate la talea e coprite bene la base. Il consiglio è quello di tenere sempre con due dita la futura piantina fino a quando la terra non la reggerà per voi.

Il secondo metodo, invece, prevede di far radicare la talea direttamente nel terreno. Prendete un vaso e, dopo aver riprodotto il mix di argilla e terra, interrate il ramo per circa due terzi della lunghezza. Bagnate il terreno e assicuratevi che questo rimanga sempre umido per circa 20 giorni, ovvero il tempo che necessita per creare l’apparato radicale. Passato questo lasso di tempo, l’innaffiatura andrà effettuata solo quando il terreno sarà asciugato. Posizionate, poi, per i primi mesi di vita, la talea in una zona luminosa ma senza fargli avere la luce diretta, che potrebbero bruciare o far seccare la pianta.

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