Lavoro ed energia, la spinta verso il progresso parte dall’occupazione. Sono 150.000 le posizioni aperte in ambito energetico da rendere effettive entro i prossimi 4 anni.
L’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro ha incaricato il Censis di portare avanti una ricerca su lavoro e percentuali di occupazione.
Il risultato dello studio stima che entro i prossimi 4 anni le figure professionali maggiormente richieste sono entro l’ambito delle energie rinnovabili. Vediamo nel dettaglio.
Lavoro ed energia: il futuro dell’occupazione è nelle rinnovabili
Il settore energia apre le porte a nuove figure professionali. Entro i prossimi 4 anni si apriranno oltre 150.000 posizioni lavorative. Questa è la previsione della ricerca del Censis commissionata da Assosomm, l’associazione italiana delle agenzie per il lavoro.
La causa è da rintracciarci nell’espansione improvvisa del settore energetico. I problemi inediti derivati dal trinomio di pandemia, crisi in Ucraina e dal sempre subordinato, ma più urgente, fattore ambientale, hanno portato all’abilitazione di territori professionali inesplorati.
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L’accelerazione si è dunque resa necessaria e molti punti fissi della bruocrazia e dell’economia tradizionale stanno cedendo il passo all’innovazione senza troppe resistenze, non sempre. Quanto alle percentuali di mercato l’obiettivo è quello dell’incontro fra domanda e offerta nel settore delle energie rinnovabili.
Le figure professionali più richieste rientrano nei settori fotovoltaico, eolico e delle competenze trasversali come Manager per le energie sostenibili, Geometra ambientale, Tecnico ecologo, Geochimico e Assicuratore ambientale. Per il settore fotovoltaico si richiedono Tecnici esperti e designer di sistemi e celle fotovoltaiche, Tecnici manifatturieri di scaldabagni solari, elettricisti e cosulenti di vendita.
Il settore eolico investe nei tecnici meccanici ed elettronici, nei designer delle turbine, in installatori e macchinisti di generazione eolica e nei lavoratori di lastre di metallo per le turbine. Anche in questo settore la figura del consulente di vendita è molto richiesta. Le Agenzie per il lavoro devono assurgere al ruolo di parter validi per le aziende in cerca di nuove leve e provvedere alla loro adeguata formazione con percorsi ad hoc.
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Il meccanismo della somministrazione di lavoro tramite agenzia risulta quindi vincente. Al termine di un contratto lavorativo in somministrazione il 68.9% di coloro che hanno concluso la mission ha attivato un nuovo rapporto di lavoro. Solamente il 47.7% dei dipendenti occupati senza somministrazione hanno poi rinnovato o avviato nuove collaborazioni.
Nel secondo trimestre del 2021 ci sono state 327.000 attivazioni professionali. A prescindere dall’età degli impiegati, chi ha lavorato in somministrazione ha una probabilità superiore di 20 punti percentuali di intrattenere nuove collaborazioni professionali. Auspichiamo che l’investimento nel settore delle rinnovabili conosca una crescita progressivamente positiva.