Limone come fertilizzante per le piante: i due trucchi che non avevi mai considerato

Limone: non solo un albero da frutto. Oggi ti sveliamo un uso poco noto di questo agrume che gioverà a tutte le altre piante del tuo giardino o balcone.

Limone fertilizzante chiodi
Limoni con chiodi di garofano (Foto di Cornela Wuppermann da Pixabay)

Il limone è un albero da frutto noto sin da tempi antichi. Frutto dell’incrocio genetico di arancio amaro e cedro, trova le sue primissime origini in Siria.

Frutto cardine della cucina mediterranea e orientale, è noto per le proprietà antisettiche e astringenti della polpa. Da non sottovalutare è l’acido citrico, portatore di vitamina C. Scopriamo come impiegare questo frutto in modo da aiutare le altre piante che possediamo.

Limone, l’albero da frutto che aiuta le altre piante acidofile

Limone fertilizzante succo
Ossido e acqua (Foto di silviarita da Pixabay)

Il frutto dell’albero di Citrus limon, più comunemente limone, è un toccasana per la salute delle piante acidofile in generale. In che senso? Dal limone è possibile estrarre l‘ossido di ferro, elemento che invoglia la crescita delle piante e ne favorisce la fioritura. Vediamo come estrarlo in modo davvero semplice.

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Gli ingredienti necessari sono già in casa tua. Prendi dei chiodi di garofano e inseriscili all’interno di un limone. Disponili uniformemente lungo tutta la scorza, perforandola. Una volta finito lascia riposare il limone per circa 12 ore. Scegli un luogo asciutto in cui posizionarlo durante l’attesa. Maggiore sarà il tempo di posa maggiore sarà il quantitativo di ossido che potrai estrarre dalla polpa.

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Una volta trascorso il tempo necessario riprendi il limone ed estrai i chiodi dalla polpa. Spremi a questo punto tutto il succo di limone e diluiscilo in un litro d’acqua. Mescola accuratamente e utilizza la soluzione ottenuta per irrorare le piante acidofile, limone incluso, una volta ogni due settimane.

Altra operazione poco conosciuta ma davvero allettante da mettere in pratica con il limone riguarda i suoi semi. In particolare questa tecnica di permetterà di riprodurre altre piantine dello stesso esemplare. Preleva i semi dal frutto dell’albero e asciugali. Con l’aiuto di un paio di pinzette togli la pellicola attorno ai semi. Disponili a questo punto su un foglio di carta assorbente e irrorali con un po’ d’acqua.

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Copri i semi con un altro foglio di carta assorbente e bagna di nuovo il tutto con dell’acqua. Metti la carta in un contenitore a chiusura ermetica e lascia riposare il tutto per circa 12 giorni in un luogo luminoso ma lontano dalla luce diretta del sole. Lascia riposare i semi e trascorso il tempo necessario produranno i primi germogli. Saranno quindi pronti per essere interrati.

Una volta interrati i semi con i piccoli germogli, copri le piantine con un sacchetto di plastica per replicare l’effetto climatico tipico della serra. Irrora il tutto ogni tanto e trascorsi 4 mesi le piante avranno una forma più definita. Per interrare i semi serviti di un terriccio specifico per piante acidofile.

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