I pomodori sono tra gli ortaggi più amati, la loro coltivazione casalinga è abbastanza semplice, basta seguire alcuni accorgimenti, tra cui proteggerli dagli afidi.
I pomodori sono tra gli ortaggi più amati, la loro coltivazione casalinga è abbastanza semplice, basta seguire alcuni accorgimenti, tra cui proteggerli dagli attacchi di afidi. Le piante di pomodoro, infatti, sono spesso attaccate da questi fastidiosi parassiti. Per avere frutti di qualità e in salute, occorre seguire delle regole. Coltivare un piccolo orto in giardino o in terrazzo è alla portata di tutti, per avere dei pomodori freschi sempre a portata di mano.
La soddisfazione di consumare un pomodoro buonissimo e fresco, coltivato direttamente in casa, non ha prezzo. Scopriamo quali mosse effettuare per la coltivazione e per la crescita della pianta, come si raccolgono i frutti e, soprattutto, come difenderci dalle infestazioni dei parassiti, i quali sbucano fuori in primavera, pronti a banchettare sulla verdura.
Come coltivare i pomodori in casa e i rimedi contro gli afidi
Coltivare i pomodori in casa, come già accennato, non è troppo difficile, basta soltanto seguire alcune regole. Ad esempio, il terreno ideale per coltivare i pomodori deve avere ph 6, con terriccio ben drenato e soffice. Inoltre, questo deve essere ricco di nutrienti e di sostanze organiche. I pomodori sono ortaggi che assorbono tanti nutrienti, perciò bisogna fornirglieli. Il clima adatto, essendo una pianta del Sud America, è caldo e pieno di luce. Tuttavia, le piante di pomodoro resistono anche a climi più freddi.
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Il sole deve essere una costante, anche se il caldo eccessivo dell’estate potrebbe seccarlo, perciò meglio attrezzarsi con teli per fare ombra nelle ore più calde. Le irrigazioni devono essere regolari e non bisogna mai lasciare il terreno arido. Per mantenere un’umidità costante, basta affidarsi alla tecnica semplice della pacciamatura. La concimazione (letame maturo o compost) è importante, fornire fertilizzate al terreno è un azione che deve essere fatta periodicamente.
La cura delle piantine di pomodoro
Il pomodoro si semina tra febbraio e marzo, il seme germoglia in pochi giorni. Non appena il seme germoglia, lo si sposta in un ambiente caldo, con una temperatura superiore ai 15°. Le piantine si seminano a una buona distanza l’una dall’altra e in fila. Meglio se si sostengono con bastoncini, dato che i frutti sono abbastanza pesanti e possono spezzare i rami. Una accortezza importante, quando la piantina di pomodoro sta crescendo, è la pulizia dalle erbacce infestanti, a tal proposito alleghiamo il video di Orizzontenergia sull’eliminazione delle erbacce.
Man mano che il fusto della pianta cresce, bisogna assicurarlo con dei sostegni. La pianta produce dei germogli all’attaccatura di ogni foglia, questi devono essere recisi alla base per alleggerire la pianta stessa e per farla affaticare di meno. I germogli recisi, tuttavia, si possono ripiantare, moltiplicandosi per talea. Il pomodoro cresce fino al mese di settembre, l’acqua deve essere abbondante.
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Se si verificano malattie fungine, bisogna bruciare la pianta perché irrecuperabile, e persino il terriccio deve essere buttato via. Ma il pomodoro è soggetto a tantissime malattie che bisogno prevenire. Non solo, perché l’ortaggio è spesso sotto attacco di afidi, che sono pericolosi perché trasmettono virosi alle piante e fanno accartocciare le foglie. Per scacciarli, dobbiamo preparare un antiparassitario naturale, con aglio, ortica e sapone di Marsiglia, il tutto da tritare e filtrare in un flacone spray. Da nebulizzare su foglie e terreno al mattino presto o alla sera, uno o due volte alla settimana.