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Lifestyle

Uova biologiche, come riconoscerle e perché preferirle. Il consumo consapevole parte da qui

Per un consumo consapevole bisogna saper riconoscere le uova biologiche, aiutando animali, ambiente e salute, facendo una scelta etica.

Uova raccolte nella cesta (Pixabay)

Per un consumo consapevole bisogna saper riconoscere le uova biologiche, aiutando animali, ambiente e salute, facendo una scelta etica. Le uova biologiche costano un po’ di più rispetto alle altre, ma i pochi centesimi di rincaro non solo aiutano allevatori e allevamento sano, ma risparmiano grandi sofferenze agli animali. Inoltre, le uova biologiche sono decisamente migliori per la nostra salute e a livello nutritivo.

Le uova biologiche derivano da allevamento biologici, ossia allevamenti che permettono alle galline di essere libere di scorrazzare all’aria aperta, facendo una vita dignitosa. Tra l’altro, i mangimi per gli animali sono anch’essi biologici, del tutto naturali, perciò si evitano pesticidi e prodotti chimici che danneggiano la salute delle galline e, di conseguenza, la nostra. Perché è importante fare un acquisto consapevole quando ci si reca al supermercato? Scopriamolo.

L’importanza del consumo consapevole: perché acquistare uova biologiche

Uova biologiche in scatola (Pixabay)

Come tutti sanno, le uova che consumiamo non sono fecondate e sono composte dal tuorlo, che è la parte di grasso, dall’albume, che è il liquido di protezione del tuorlo, e dal guscio, ovvero l’involucro. Questi sono i componenti che formano l’uovo, ma questi derivano prima dall’intestino e poi dal sangue stesso dell’animale, attraverso l’assorbimento del mangime.

Tutto questo, per ricordare che ciò con cui si nutre la gallina è di vitale importanza anche per noi. Il mangime degli animali, dunque, deve essere ricco di nutrienti sani. Consumare uova biologiche comporta grossi benefici per tutti: queste contengono valori più elevati di vitamine A ed E, perché le galline consumano più erbe. Contengono più omega 3 rispetto alle altre uova da allevamento in gabbia, sono più ricche di beta-carotene, dato dal consumo dell’animale di frutta e ortaggi.

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Infine, le uova biologiche contengono minore colesterolo, perché gli animali vivono all’aria aperta, muovendosi liberamente e avendo una migliore circolazione sanguigna. Il prezzo più alto delle uova biologiche è giustificato, basta spendere poco di più per ricevere indietro tanti benefici, tra cui più proteine per la protezione di muscoli e ossa. Senza contare l’aiuto concreto agli allevatori seri e il rispetto per vita degli animali.

Come si riconoscono le uova biologiche al supermercato

Tuorli (Pixabay)

Quando si sta facendo la spesa al supermercato, occorre sempre leggere l’etichetta, in particolare il codice alfanumerico stampato sul guscio. Questo codice ci fornisce tante informazioni sul tipo di allevamento. In base ai numeri, spesso non riportati furbescamente sulla scatola dagli stessi allevamenti, possiamo sapere se gli animali sono allevati con rispetto. Il primo numero del codice è il più importante:

  • Lo 0 indica che l’uovo è biologico e che le galline sono state allevate in salute e all’aria aperta
  • L’1 indica che le galline sono state allevate in spazi idonei e sufficientemente larghi
  • Il 2 indica un allevamento a terra, in spazi ristretti e spesso poco salubri
  • Il 3 indica un allevamento in gabbia, con animali stremati, nutriti malamente con cibi artificiali

Va da sé che gli animali allevati in cattive condizioni soffrono maggiormente, si ammalano di più, diffondono virus e malattie. Di conseguenza, sono curati con antibiotici che noi ci ritroviamo sul piatto. Evitare gli allevamenti intensivi è una scelta etica, che migliora la nostra salute e, soprattutto, evita le sofferenze degli animali. Inoltre, bisogna tenere presente anche le dimensioni delle uova, più sono grandi e più c’è la mano dell’uomo. Anche grazie a questo fattore si può riconoscere un uovo biologico, che deve essere di dimensioni medie, mai eccessive. Se troppo grande, infatti, probabilmente il mangime dato alla gallina non è naturale.

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Purtroppo, nei supermercati, la maggior parte delle scatole di uova vendute riporta il numero 3 come prima cifra del codice. A questo punto, meglio puntare a fare acquisti di cibo fresco nei mercati rionali, o in frutterie di fiducia. La tutela dell’intero pianeta passa anche e soprattutto per le scelte che facciamo. La prossima volta che fate la spesa al supermercato, fate caso a tutto ciò, evitando di spendere soldi per foraggiare un mercato infernale come quello degli allevamenti intensivi. Non spendete soldi per prodotti poco sani, derivanti dalle sofferenze degli animali.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.