Ecco come salvaguardare le piante ornamentali dall’attacco dei ragni rossi e soprattutto come prevenirlo e riconoscerlo per tempo
Riconoscere in tempo la presenza dei ragni sulle nostre piante ornamentali è davvero difficili. Questi non sono altro che acari tetranichidi, una delle specie più dannose e diffuse per le nostre piante.
Questi animaletti, tra cui ragno rosso, ragnetto rosso bimaculato e ragno giallo, vivono da parassiti sulle piante dalle quali rubano il succo cellulare. E, tra le più colpite, da questi acari sono le colture arboree, erbacce e ornamentali.
Ma nonostante le misure minuscole da 0,5 mm difficilmente vengono visti a occhio nudo e ce ne accorgiamo solo quando il danno è stato fatto. E soprattutto questi fitofagi, oltre a riprodursi molto velocemente, posso portare a infestazioni terribili. Ma non abbiate paura: ecco come procedere e riconoscere per tempo i segni.
Ragni rossi, ecco come eliminarli
Prima di analizzare le metodologie per eliminare gli acari è bene sapere alcune informazioni che possono prevenire lo sviluppo di questi fastidiosi animali. La temperatura ideale di sviluppo questi acari tetranichidi, nelle loro colonie, è superiore ai 25 °C con un’umidità relativa intorno al 60%. E’ a anche bene sapere che se le condizioni climatiche non gli dovessero essere favorevoli, i ragni rossi si trasferiscono in zone più protette della piante come gemme e anfratti della corteccia. Ma anche in alcune malformazioni escrescenti della pianta, le cosiddette galle, che forniranno protezioni a questi insetti fino a quando le condizioni esterne non saranno tornate ottimali.
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Quindi, per rallentare il ritmo riproduttivo degli acari è opportuno tenere gli ambienti al di sotto della temperatura e dell’umidità sopracitata. Ma non solo: anche l’ombreggiatura, la rimozione delle foglie cadute, e un’irrigazione ponderata sono ottime soluzioni. Infatti è noto che le piante che vivono in un regime secco sono più recettive all’attacco. Controllare i fattori climatici è senza dubbio molto facile per le piante coltivate in casa o in serra. Altresì negli altri casi è bene tenere a mente che si possono verificare all’improvviso delle esplosioni demografiche e che bisogna intervenire subito con prodotti chimici o biologici di contenimento. I più consigliati quelli rispettosi dei predatori naturali dell’Acaro.
Come detto vedere a occhio nudo i ragni rossi è davvero difficile, ma è possibile riconoscere facilmente i sintomi dell’attacco sulle piante. Il primo segno visibile sono dei piccoli granelli di colore bianco e giallo che si sviluppano principalmente sulla parte inferiore delle foglie. O intorno alle nervature. Giorno dopo giorno questi acari progrediscono e le punture aumentano e, di conseguenza, le cellule colpite muoiono e comportano al cambio di colore della foglie che, come detto, varierà dal bianco fino al bronzo. Alle volte, invece, viene prodotta anche una tela biancastra di massa farinosa e fioccosa che serve a proteggere le uova.
Come trattare la pianta
Il primo metodo per bloccare l’invasione è quello di utilizzare i fitofarmaci, prodotti che agiscono sugli acari per contatto, ingestione o asfissia. Il consiglio è quello di intervenire il prima possibile. In questo modo si eviteranno maggiori danni pianta. Ma soprattutto le possibilità di successo sono più alte.
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Ai primi sintomi, ma anche in prevenzione della pianta, si possono utilizzare prodotti come Biopolysset PFnPO, un prodotto a base di oli naturali che elimina gli acari e le uova. Questo infatti forma una pellicola che agisce per asfissia. Nei casi più gravi si possono utilizzare acaridi che si distribuiscono nella pianta bloccando rapidamente l’attività dell’acaro.