È recente la notizia di un’invasione di meduse a Trieste, l’ipotesi degli scienziati sarebbe connessa al Mediterraneo.
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È recente la notizia di un’invasione di meduse a Trieste, l’ipotesi degli scienziati sarebbe connessa al Mediterraneo. Si tratta di un evento piuttosto recente, almeno per l’Italia. Soltanto a partire dal 2000 le nostre coste sono state invase abbondantemente da questo planctonico. Non che prima non ci fossero meduse, ma mai in queste quantità.
Ciò che preoccupa cittadini e ricercatori è questa comparsa massiccia e improvvisa in tutto il mar Mediterraneo. Cosa comporta questa invasione? Secondo gli esperti è un problema da non sottovalutare, perché ciò potrebbe trasformare il nostro mare. Il nostro ecosistema marino è in bilico?
Il problema dell’invasione di meduse nel Mediterraneo
La presenza di così tanti organismi potrebbe creare diversi problemi all’ecosistema del mare. Ciò renderebbe più difficile la vita in acqua di tante specie di pesci, e avrebbe un grosso impatto sulla catena alimentare. Gli scienziati hanno preso in esame varie ipotesi sul perché avviene questo fenomeno, la più plausibile, ovviamente, resta connessa ai cambiamenti climatici. L’innalzamento delle temperature sta scaldando velocemente il mare.
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Negli ultimi anni ci sono stai picchi di calore nelle acque mai rilevati prima. Dati significativi dell’impatto dell’uomo sul pianeta. Temperature più alte comportano numerosi cambiamenti nell’ecosistema marino. Le meduse, infatti, proliferano in acque calde. Inoltre, queste sono carnivore e si nutrono delle stesse micro-prede di tante specie di pesci.
L’eccessiva pesca e il mercato ittico, che stanno facendo una strage di pesci in mare, sta lasciando sempre più spazio alle meduse. Queste possono mangiare a volontà, avendo sempre meno rivali, e quindi si moltiplicano indisturbate. I ricercatori stanno monitorando le attività delle meduse. Tra l’altro, da poco è stata lanciata una App specifica per la segnalazione di questi animali.
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Si chiama AvvistAPP, nata proprio per segnalare ai ricercatori questa specie invasiva. In questo modo, gli studiosi possono fare una mappatura delle aree più colpite dalle invasioni. Certo è che, a causa di abitudini scorrette e di indifferenza da parte degli esseri umani, il pianeta sta subendo l’ennesimo scempio. Una trasformazione dalle conseguenze disastrose che, se non si interviene tempestivamente, condannerà tutti quanti.
