Il negazionismo climatico è un fenomeno che ha preso piede recentemente, sul Climate Delay tanti politici e non ci marciano sopra. In cosa consiste?
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Il negazionismo climatico è un fenomeno che ha preso piede recentemente, sul Climate Delay tanti politici e non ci marciano sopra. In cosa consiste? Che cos’è il Climate Delay? È la retorica secondo cui i cambiamenti climatici non sarebbero in atto, comunque, sarebbero piuttosto limitati. Insomma, è tutta una farsa paventata da scienziati e Governi.
La crisi ambientale non viene presa seriamente, non esiste. Oppure, ci sono alcuni casi, dove si ammette l’esistenza dei cambiamenti climatici, ma non si agisce lo stesso, date le modeste trasformazioni. Non si agisce perché i cambiamenti fanno parte della natura e non possiamo modificarli, siamo impotenti, non dipende da noi. Cosa c’è dietro questo discutibile pensiero?
L’uomo non influirebbe sui cambiamenti climatici, ma la natura è ciclica, dunque cambierebbe comunque anche senza il nostro intervento. Pubblicato sulla testata scientifica Global Sustainability, il discorso sul negazionismo climatico sarebbe focalizzato soprattutto su quattro argomentazioni. Quattro punti di vista, che non sarebbero neanche troppo sbagliati, ma che ridimensionano erroneamente i cambiamenti in atto e la crisi che sta subendo il mondo intero.
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Queste argomentazioni, spesso, sono stati utilizzate dai politici per la loro propaganda. Una delle tattiche più usate negli ultimi anni, da parte dei negazionisti, è quella di reindirizzare le responsabilità ad altri. Insomma, in sintesi, dare la colpa ad altr Stati, come ad esempio la Cina e l’India, in quanto nazioni più popolose della Terra. Sono anche le nazioni più inquinanti, nonché sprovvedute, perciò dovrebbero spettare a loro fermare la crisi climatica.
In che modo? Prendendo provvedimenti severi, inquinando meno. Il secondo punto di vista, che Climate Delayer hanno preso ad esempio, è l’affidamento al genio umano, in particolare alla tecnologia. Secondo questi, prima o poi gli uomini troveranno la soluzione ai cambiamenti cimatici tramite qualche nuova tecnologia in grado di ripulire il mondo. Dunque, perché preoccuparsi?
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Un’altra argomentazione, invece, è quella di enfatizzare i lati negativi dell’azione umana contro la crisi climatica. Significa essere pessimisti, significa che sarebbe meglio non fare nulla, non agire per non complicare la situazione. Essere immobili e non prendere iniziative. Infine, un’altro tema toccato da negazionisti è quello relativo allo scontro politico. Cioè, criticare tutte le proposte della fazione opposta rassegnandosi a non fare nulla di reale per risolvere la situazione.