Conflitto Ucraina-Russia: la geopolitica cede il passo alla catastrofe ambientale. Il rovescio della medaglio del conflitto armato.
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Della crisi Ucraina e della guerra scoppiata per i dardi della Russia si è parlato in più e più modi. Le osservazioni politiche si sono intrecciate con le considerazioni sul tessuto internazionale delleanze, militari ed economiche, ma qualcosa è sfuggito all’opinione pubblica.
La guerra lascia dietro di sè vittime civili, città distrutte e territori devastati. Ma la crisi non è solo di stampo economico e politico, la crisi sottile e certamente meno spettacolare negli effetti immediati, è quella ambientale. In che modo questa guerra sta contribuendo al collasso del pianeta?
Ogni guerra presenta un conto salatissimo in termini di perdite civili e catastrofi ambientali e umanitarie. L’esempio più lampante è quello del Vietnam, che ancora fa i conti coi danni inferti dalle bombe americane a base di agenti chimici sganciate sul proprio territorio.
Anche per l’Ucraina avverrà qualcosa di simile. Questo conflitto determina infatti la catastrofe ambientale per i territori coinvolti. Sversamenti tossici, incidenti ad impianti nucleari o industre chimiche, perdita massiccia di biodiversità territoriale.
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È significativo sottolineare che in Ucraina fino al 2020 era legale costruire case e palazzi con l’amianto. La sostanza tossica era ancora largamente impiegata dall’industria edilizia e i bombardamenti a cui è oggi sottoposta la città determinano un rilascio allarmante di gas tossici nell’aria.
Armi e carroarmati poi, in funzione o fatti o esplodere, rilasciano nell’atmosfera quantità di uranio impoverito, gasolio e, ancora, amianto, spaventose. Le macerie contaminate restano all’aria aperta e uno dei problemi che l’Ucraina dovrà affrontare sarà sicuramente relativo al loro smaltimento.
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Inoltre la guerra in atto ha colpito l’Ucraina sul suo punto di forza: la produzione cerealicola. L’abbattimento di ettari di territori coltivati e la devastazione del suolo agricolo hanno comportato una perdita importantissima in termini di biodiversità, risorse e ambiente.
Il granaio d’Europa è diventato deposito di missili e bombe anziché di cereali. Nel Donbass, territorio attualmente al centro delle contese, sono presenti 200 dei 465 siti di stoccaggio di rifiuti pericolosi dell’Ucraina. Regione sud-orientale dell’Ucraina, il Donbass impiegherà anni a far fronte alle conseguenze del conflitto armato in termini di inquinamento ambientale.