Disoccupazione agricola 2022: come si calcola e a quanto ammonta la retribuzione

La nuova disoccupazione agricola 2022: calcolo, come funziona e quanto spetta agli operatori del settore in difficoltà.

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(Pexels – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come riportanto anche dai colleghi di Lavoro24.it, la disoccupazione agricola 2022 è in pagamento a giugno e luglio. La retribuzione spetta a chi ha perso il lavoro nel 2021 per cause che non dipendono dall’ex lavoratore. La domanda si doveva presentare entro lo scorso 31 marzo e solo chi l’ha fatta allora ha diritto all’indennizzo ora.

Per la disoccupazione agricola 2022 il calcolo non è stato facile neanche per l’ente di previdenza INPS, che ha messo ben 115 giorni prima di capire l’importo del sussidio per ogni singolo lavoratore del settore. Come funziona questo calcolo?

Disoccupazione agricola 2022, procedura completa

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In generale la disoccupazione agricola per il 2022 spetta a chi ha maturato contributi per almeno 102 giornate nel biennio 2019-2021, anche se non tutte nel settore agricolo. Poi servono 2 anni di anzianità nello stesso settore nello stesso periodo di tempo e l’iscrizione agli elenchi per lavoratori agricoli. Anche chi non è in elenco, ma ha un contratto a tempo indeterminato che si è concluso nel 2021 e sempre in agricoltura ha potuto presentare la domanda.

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Come si effettua il calcolo? Prima di tutto, ci sono calcoli diversi per chi ha un contratto determinato e chi ne ha uno indeterminato alle spalle. Chi ha concluso una collaborazione a tempo determinato con più aziende deve calcolare prima il salario medio, cioè quanto ha guadagnato in media in una singola giornata. Si sommano tutti gli importi e si dividono per il numero di importi.

Per esempio, se una persona ha guadagnato 2.000 euro in dieci diversi pagamenti, dovrà calcolare 2.000 diviso 10 e poi moltiplicare per numero di giornate. Non si può moltiplicare oltre il numero 365, perché il calcolo è effettuato sull’anno precedente – proprio perché un anno è composto da 365 giorni. Infine, si sottraggono indennità, importi ottenuti da giornate di lavoro agricolo e non in proprio, importi ottenuti da giornate come dipendenti e importi legati a giornate non indennizzabili dal risultato.

Infine, si sottrae anche il contributo di solidarietà del 9% del risultato e il contributo sindacale – 80/100 euro. Il contributo sindacale non è dovuto se la domanda è stata presentata online. Infine, da tutto questo si calcola il 40%, che sarà l’importo dell’indennizzo.

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I lavoratori a tempo indeterminato invece, una volta eliminati dallo stipendio gli importi delle giornate in proprio, per indennità e di giornate non indennizzabili devono calcolare il 30% del risultato.

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