Tra poco si va al mare, ma bisogna stare attenti a un’eventuale puntura di medusa: in tal caso, come comportarsi per alleviare il dolore?
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Tra poco si va al mare, ma bisogna stare attenti a un’eventuale puntura di medusa: in tal caso, come comportarsi per alleviare il dolore? Le meduse sono animali planctonici spettacolari e affascinanti. Tuttavia occorre fare attenzione, perché pungono, o meglio, sfregano, e sono molto dolorose. Il risultato di una loro puntura è un forte dolore e una bella irritazione cutanea.
L’incontro con una medusa non deve fare andare nel panico, il loro contatto è innocuo e solitamente non crea gravi problemi. Certamente, è molto fastidioso e doloroso, ma passa in fretta. Vediamo qualche rimedio efficace per ridurre il dolore e guarire prima. Ora che l’estate sta arrivando, è sempre bene essere informati.
L’estate arriva a passo svelto e le vacanze sono vicine. Molti di noi sognano già il mare, i tuffi in acqua, il relax in spiaggia. Ma i nostri mari, specialmente ne ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, sono sempre più invasi da gruppi di meduse. Imbattersi in una medusa è molto facile, e anche essere punti. La cute si irrita e il dolore è davvero acuto. Qual è il rimedio per guarire in fretta?
In realtà, le meduse non pungono, non avendo pungiglioni, ma l’irritazione avviene a causa dello sfregamento dei loro tentacoli urticanti. I tentacoli sprigionano, al contatto, una soluzione irritante velenosa e che provoca bruciore. È l’arma di difesa dell’animale, e la usa per non farsi catturare da eventuali prede. Sfregare con i tentacoli di una medusa non è affatto piacevole, ma gli effetti non son gravi, a meno che non si è allergici alle tossine.
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La pelle, al contatto con l’animale, si gonfia e arrossisce. Il dolore si protrae per qualche minuto, per poi scomparire lentamente. Tuttavia, l’irritazione prosegue anche per ore o per giorni. Se si viene punti, meglio non prendere il sole sulla zona, o almeno sarebbe opportuno proteggerla con creme solari o con bendaggi. La prima cosa da fare, se si viene sfregati da una medusa, è quella di non farsi prendere da panico, nonostante il dolore.
Come accennato, le conseguenze di uno sfregamento non sono gravi, è solo una seccatura. Dunque, detto questo, in una situazione del genere è consigliato di uscire dall’acqua, sedersi sul bagnasciuga e continuare a sciacquare la zona colpita solo con acqua di mare. Il sale disinfetta, mentre acqua naturale di bottiglia non elimina le tossine ed è perciò inutile. Se sulla pelle si notano residui di medusa questi devono essere tolti delicatamente.
Non è raro che il tentacolo dell’animale si stacchi e resti incollato alla nostra pelle. Poi bisogna coprire la zona colpita, una benda umida di acqua di mare, e rimanere all’ombra. Basta superare i primi venti o trenta minuti e il dolore scompare. Se si notano brividi, vertigini o sudorazione eccessiva, meglio chiamare i soccorsi.
Cosa non bisogna mai fare in questi casi? Non bisogna mai strofinare la pelle colpita e irritata per non aggravare l’irritazione e per non stimolare le tossine velenose ad agire ulteriormente. Non versare nulla sulla zona irritata, niente disinfettanti, che provocherebbero maggior dolore.
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Lo sfregamento della medusa si cura efficacemente con i cloruro di alluminio, in formato gel. Questo prodotto ha proprietà astringenti e dona un sollievo immediato. Potrebbe andar bene anche il cortisone. Tra i rimedi naturali, troviamo il gel dell’aloe vera, dalle proprietà cicatrizzanti, oppure la calendula. Insomma, non bisogna spaventarsi troppo, salvo rarissime eccezioni. Andate al mare tranquilli, e buoni tuffi.