Potature aggressive, pulizie e cattiveria, ogni anno fanno una strage di uccellini e di nidi: la procedura per salvarli.
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Potature aggressive, pulizie e cattiveria, ogni anno fanno una strage di uccellini e di nidi: la procedura per salvarli. Proprio in questo periodo pre-estivo, ci si dedica alla cura del verde e alle pulizie della casa. Con pulizie della casa, si intende sfalcio di erbacce, pulizia grondaie e tetti. Ma non solo, è in primavera che, chi deve ristrutturare una costruzione, dà inizio ai lavori.
Bisogna fare attenzione, però, a non distruggere i nidi degli uccelli. Capita spesso di imbattersi in nidi costruiti sui tetti, oppure tra gli alberi, o anche negli angoli nascosti dei terrazzi o dei muri. Molte persone li distruggono con leggerezza, perché infastiditi, oppure perché devono eseguire dei lavori, senza pensare al danno che creano. Un comportamento scriteriato che andrebbe denunciato.
L’OIPA, l’Oraganizzazione Internazionale Protezione Animali, denuncia questa pratica comune. I nidi di uccelli, infatti, son protetti regolarmente dalla legge e non possono essere distrutti. Tuttavia, quasi nessuno ci fa caso, i Comuni ignorano tale massacro e la gente prosegue la sua opera distruttiva, violando le norme stabilite. Anzi, capita spesso d chiamare le autorità competenti e queste neanche si presentano, sottovalutando la situazione.
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Alcuni, però, denunciano, chiamando appunto le autorità competenti. Quasi sempre, il motivo sono potature estreme e pulizie di grondaie e tetti. Distruggendo nidi, uova e uccidendo gli uccellini, si distrugge la biodiversità. Un reato punibile per legge, ma una legge che quasi mai viene applicata. L’ira degli animalisti non riesce a prevalere e le persone agiscono senza alcuna sensibilità.
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Nei periodi di nidificazione, soprattutto, è una cattiveria distruggere i nidi di rondini, di rondoni e di tante altre specie di uccelli. Ancora una volta, la mano dell’uomo commette crimini contro il mondo. Se per caso ci imbattiamo in situazioni del genere, dobbiamo subito chiamare i Carabinieri Forestali al numero 1515, oppure la Polizia Municipale. Speriamo che le campagne di sensibilizzazione ottengano gli effetti positivi sperati, e che sempre più persone si schiereranno dalla parte degli animali e della natura.