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Cipolla: mangiarne troppa fa male? La risposta che non credevi possibile

Cipolla, quanta bisogna mangiarne? L’abuso di questo alimento vegetale, come di moltissimi altri, comporta certi effetti controversi. Scopriamoli.

Bulbi di cipolla (Foto di Ylanite Koppens da Pixabay)

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La cipolla è innanzitutto una pianta. È una pianta erbacea biennale che cresce sottoterra, appartenente alla famiglia delle Amaryllidiacee. Questa famiglia è la stessa a cui appartengono aglio e porro, tutti prodotti della terra coltivati a scopo alimentare.

Ma quanta cipolla si può magiare? Mangiarne troppa quali effetti comporta? Cerchiamo insieme di capire i possibili effetti indesiderati dell’eccessivo consumo di cipolla.

Cipolla, le giuste quantità che fanno bene all’organismo

Cipolla, fioritura (Foto di Екатерина Гусева da Pixabay)

Sebbene la cipolla sia una pianta biennale, viene coltivata annualmente per il consumo alimentare. Di questa particolare specie non interessa infatti la maturazione della fioritura ma lo sviluppo di un bulbo il più possibile maturo. Più grande e tenero sarà il bulbo, più vendibile sul mercato sarà la cipolla.

La cipolla, il suo bulbo, ha proprietà spiccatamente benefiche per l’organismo, è infatti capace di migliorare la risposta immunitaria e vanta inoltre proprietà antibatteriche e anti-infettive. Ma cosa succede se se ne abusa? Come per tutte le cose, l’abuso non sempre comporta effetti benefici.

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L’aspetto degno di nota è la quantità incredibile di minerali che contiene il bulbo di questa pianta. Il consumo di cipolla è infatti consigliato soprattutto in estate per reintregrare i minerali peri causa sudore. È utile nella cura delle malattie a carico del cuore poichè alleata della buona coagulazione del sangue.

Mangiare cipolla riduce infatti il rischio di inctus e infarti, tiene a bada il livello di colesterolo nel  sangue e riduce i trigliceridi. Il suo sapore particolare e pungente aiuta anche a liberare le vie aeree superiori. In caso di bronchiti e tosse grassa, la cipolla aiuterà.

Fra le altre cose, come già anticipato, la cipolla è un prezioso anti-infiammatorio, contrasta le infiammazioni croniche alla base si malattie importanti come l’artrite. Non in ultimo, inaspettatamente la cipolla è capace di curare la cistite. Favorisce la diuresi stimolando la depurazione dell’organismo.

Dopo aver elencato i benefici legati al consumo di cipolla, veniamo al dunque. Mangiare tanta cipolla, troppa, fa bene?  La cipolla andrebbe consumata con moderazione, il quantitativo ideale corrisponde ad una cipolla a testa, 100/150 grammi circa.

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Il problema più comune legato al suo consumo è quello della difficile digeribilità. Nonostante in molti non registrino problemi di alcun tipo nella sua digestione, altri lamentano aerofagia, gonfiore, campri e addirittura, in alcuni casi, dissenteria.

Queste reazioni, sempre manifestatesi in caso di eccessivo consumo, sono favorite dall’apporto di carboidrati a catena corta che immette nell’organismo. Chi soffre di sindrome dell’intestino irratabile non dovrebbe consumarne affatto. Per il resto, nelle giuste dosi, è un toccasana per l’organismo e pertanto non va demonizzata.