La brutale pratica che sta sconvolgendo il mondo intero. Ecco di cosa sono capaci queste donne pronte a tutto.
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Purtroppo si sente spesso parlare di pratiche brutali ancora oggi effettuate in maniera naturale, anche se di naturale non c’è proprio niente.
Generalmente questi soprusi li subiscono le donne, a volte involontariamente altre volte consapevoli di quello a cui stanno andando incontro per un fine superiore.
Questa volta la notizia giunge dall’India e più precisamente nel distretto di Beed. In questa zona delle donne si sottomettono ad una brutale pratica solo per poter lavorare al meglio nei campi di canne da zucchero.
Tuttavia, non si tratta di una loro idea, ma sono condizionate da delle figure chiamate “mukadam”, degli addetti al controllo del lavoro nei campi, noti in tutto il mondo per la loro brutalità.
Sono conosciuti infatti per le dure condizioni a cui sottopongono le ragazze che lavorano nei campi. Diverse testimonianze citano percosse durante il lavoro, solo una delle tante brutalità a cui queste donne sono destinate per poter guadagnare lo stretto necessario per sostentare la propria famiglia.
Per permettere alle donne di lavorare meglio ed in maniera più produttiva, i mukadam consigliano loro di procedere con un’isterectomia, ovvero l’intervento che consiste nella rimozione di utero ed ovaie.
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Secondo i mukadam questo sarebbe l’unico modo per poter lavorare senza soffrire di dolori mestruali o altri dolori legati al parto. Un’operazione tutt’altro che banale, ma che soprattutto priva queste donne della loro vita e di un futuro.
Inoltre, è bene precisare che le donne devono provvedere di tasca loro per pagare l’intervento, un abominio che non ha limite.
Non si tratta però dell’unica oscenità messa in atto dai mukadam. Queste persone costringono le donne ad orari di lavoro tutt’altro che consoni.
Sveglia ogni notte alle 3 per andare a lavorare nei campi di canne da zucchero per circa 10 ore ininterrotte, con un solo giorno di pausa al mese. Nel periodo di lavoro, inoltre, le condizioni di vita di queste ragazze sono davvero precarie.
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Il periodo ha una durata media di 6 mesi, periodo durante il quale queste giovani ragazze passano le poche ore di riposo a loro disposizione in tende senza ne luce ne acqua corrente.