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Lifestyle

Olio a crudo, perché è meglio adoperarlo così? Ti togliamo un dubbio alimentare

Perché è bene adoperare l’olio a crudo? È un dubbio alimentare che molti hanno, ma in queste sede cercheremo i chiarire li idee a tutti.

Cucinare con l’olio d’oliva (Pexels)

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Perché è bene adoperare l’olio a crudo? È un dubbio alimentare che molti hanno, ma in queste sede cercheremo i chiarire li idee a tutti. L’olio a crudo è molto più benefico, poiché permette di mantenere tutte le sue caratteristiche nutrizionali. Una cottura inadeguata, infatti, può modificare la struttura stessa dell’olio, modificandone i grassi.

In questo caso, se cotto erroneamente, l’olio sprigiona sostanze inappropriate, come ad esempio l’acroleina, una sostanza tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica. Questa è prodotta dalla disidratazione del glicerolo, una reazione che avviene durante la frittura dell’olio. Ma, fortunatamente, basta un poco di attenzione per evitare tali disturbi. Quale?

Meglio adoperare l’olio a crudo, molto più benefico e dagli effetti positivi

Versare l’olio d’oliva per condimento (Pexels)

Per evitare di far sprigionare all’olio le sostanze nocive per il nostro organismo, bisogna solo fare attenzione a non bruciarlo quando si cuoce. L’olio non deve mai iniziare a fumare, altrimenti diventa tossico, e a quel punto sarebbe opportuno buttarlo via e non ingerirlo. In cucina, utilizziamo l’olio in tanti modi diversi, crudo, cotto, fritto, oppure per la conservazione di alimenti o salse. L’olio a crudo, però, resta il migliore e comporta tanti benefici.

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Noto per le sue proprietà salutari, l’olio extravergine d’oliva aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, la comparsa dei radicali liberi che danno vita ai tumori, e il processo di invecchiamento cellulare. Insomma, si tratta di una sostanza importante per il nostro organismo. Tra l’altro, un suo consumo regolare, specialmente a crudo, aiuta a migliorare le funzioni cognitive, scacciano via lo spettro della demenza senile e del morbo di Alzheimer.

Gli agenti antiossidanti dell’olio d’oliva, i polifenoli e la vitamina E, migliorano la cute e proteggono la pelle dai raggi UVA e UVB. Consumare olio a crudo è il modo migliore per assorbire tutti i suoi effetti benefici. Ma occorre conservarlo correttamente. Ad esempio, mai lasciarlo accanto a fonti di calore, oppure mai lasciare aperta la bottiglia. Secondo uno studio effettuato da Alleva, consumare tre cucchiai di olio extravergine d’oliva ogni giorno aiuta a proteggere da infezioni e malattie, cosa che invece non fa l’olio di palma.

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Infine, l’olio crudo è meno grasso rispetto a quello fritto. Inoltre, per tutte le donne in gravidanza, un consumo regolare di olio a curdo, grazie ai suoi acidi grassi, protegge lo sviluppo della placenta, nonché il sistema vascolare e il cervello del feto. I benefici dell’olio crudo valgono anche per i nostri amici a quattro zampe, questo infatti migliora la salute del loro pelo e della cute e regola le funzioni dell’intestino. Basta condire il pasto con un cucchiaino di olio.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.