Alcuni biologi e psicologi dell’Uniersità di Washington hanno riscontrato un comportamento anomalo nelle femmine di polpo. La ragione sarebbe ormonale.
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Biologi e spsicologi dell’ università di Washington hanno registrato un fatto: delle femmine di polpo si feriscono a morte, apparentemente senza motivo, dopo aver deposto le uova.
La ragione è riconducibile all’equilibrio ormonale andato in contro a importanti cambiamenti. Questa forma di autolesionismo è chiaramente nociva per la specie. Scopriamo di più.
Femmina di polpo e tendenze autolesioniste. Cosa sta succedendo?
Un team internazionale di biologi marini ha pubblicato i risultati del proprio studio su Current Biology. L’obiettivo dello studio è stato quello di spiegare perchè le femmine di polpo dopo aver deposto le uova si riservino la morte. Già di per se stesse le femmine non godono di lunga vita, così la situazione risulta inspiegabile, o quasi.
Il risultato dello studio ha portato alla luce un problema di natura ormonale. Dopo la deposizione delle uova l’organismo dei polpi andrebbe in contro ad un importante cambiamento degli ormoni steroidei. Questo cambiamento fisiologico porterebbe l’animale ad un declino progressivo dell’organismo.
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Dopo aper deposto le uova le madri inziano a digiunare e arrivo ad infliggersi delle lesioni che lentamente le portano alla morte. L’alterazione è a carico dei livelli nel metabolismo del colesterolo. Questi livelli così alterati influiscono direttamente sul comportamento e, in questo caso, sulla longevità della specie.
Gli ormoni prodotti dal polpo sono il pregnenolone, il progesterone i il 7-deidrocolesterolo. Nella fase della gravidanza si osserva un aumento marcato della produzione di prognenolone e progesterone a scapito del deidrocolesterolo. La causa secondo Z Yan Wang, autore principale dello studio, sarebbe quindi nell’aumento di deidrocolesterolo.
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I livelli quilibrati genererebbero nelle femmine l‘impulso alla morte ed è interessante notare come il colesterolo sia coinvolto in simili meccanismi. L’intuizione è sorta dall’osservare il fatto che negli uomini l’alterazione biochimica del 7-deidrocolesterolo porta alla sindrome di Smith-Lemli-Opitz.
Da qui la scoperta. Questa sindrome include fra le proprie manifestazioni la comparsa nel soggetto d comportamenti autolesionistici e sintomi autistici, gli stessi manifestati dal polpo. Le femmine di polpo agirebbero contro il proprio istinto di sopravvivenza per via di equilibri fisiologici sballati.
