Ecco come realizzare un innesto a regola d’arte. In questo modo non sbaglierete e le vostre fatiche saranno ricompensate.
Fare un innesto non è altro che compiere una moltiplicazione agamica delle piante che si realizza tramite la fusione anatomo-fisiologica di due individui differenti (portinnesto e marzo).
In parole povere è l’unione di due piante da cui ne uscirà una molto più bella, forte e vigorosa. Ma nonostante sembri essere un lavoro complesso, realizzarlo è davvero facile, soprattutto se seguirai i nostri consigli.
Innesto, come farlo nel modo migliore
La prima cosa che bisogna sapere sugli innesti di due tipi di piante è che si fa sempre su una pianta selvatica. Il motivo? Queste non prendono malattie. Non pensate però che però potete mischiare le specie di piante.
Ipotizziamo che vogliamo innestare un vitigno. In questo caso avrò bisogno di un vitigno selvatico e di uno che già produce uva per vinificare.
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Sulla pianta selvatica, con l’ausilio delle cesoie (già sanificate con l’acqua ossigenata) procederemo a fare un taglio netto sul tronco. Poi con la rafia, un vegetale, e creiamo facciamoli fare due giri sul ramo. In questo modo quando praticheremo il taglio il ramo non si spaccherà troppo e non andrà troppo in profondità. La rafia, dopo poco tempo, sparirà: ma non abbiate paura essendo di origine vegetale non inquinerà l’ambiente.
Puliamo la corteccia e procediamo allo spacco. Per questa azione è importante munirsi di un coltello da innesto. Appoggiate la lama del coltello sul ramo selvatico e con l’aiuto di un taglierino dategli delle botte. In questo modo la lama penetrerà creando un solco. Una volta raggiunta la profondità di 2 – 3 cm togliete il coltello.
Prendete poi il nesto (ovvero il ramoscello dell’altra pianta) e con il coltello da innesto praticate un taglio su entrambi i lati. Lo scopo finale è quello di avere una specie di zeppa. Con l’aiuto di un cacciavite, allargate il buco del porta innesto e inserite il nesto facendo attenzione che le cortecce combacino.
E’ consigliato mettere due nesti su ogni portainnesto. In questo modo la pianta risulterà più protetta, ma anche perché uno può fallire. Tramite la rafia procediamo a stringere intorno all’innesto che abbiamo fatto.
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Assicuriamoci di chiudere e sigillare l’innesto con la resina per innesti. Si tratta di un prodotto facilmente reperibile anche in ferramenta, oltre che nei vivai e su internet. Coprite la base dell’innesto e la rafia con la resina. In questo modo sarà più difficile che le pianta di possa essere vittima di infezioni.
Dopo qualche settimana state certi che l’innesto inizierà a dare i suoi frutti.