I pesci rossi casalinghi possono essere un bel guaio se cambiano habitat. Ecco perché e cosa può succedere se si liberano.
I pesci rossi casalinghi sembrano tristi nell’acquario, ma possono causare molti danni se liberati nei fiumi. Infatti, una recente ricerca condotta dalla Queen’s University di Belfast ha dimostrato che questi animali causano danni enormi se vengono reinseriti nell’ambiente.
In più ci sono realtà, come quella di Bristol, che hanno scelto di evitare la pratica di regalare pesci rossi alle fiere o alle sagre. Infatti, di solito o l’animale muore in poco tempo, oppure viene abbandonato in un ambiente a cui non è più abituato. Questo lo porta per istinto a combinarne di ogni.
Infatti, la ricerca condotta a Belfast ha evidenziato come, una volta inseriti in un ambiente naturale, questi pesci vadano direttamente all’attacco, mangiando molto di più di quanto avrebbero realmente bisogno e causando ovviamente anche un danno agli altri animali presenti. I pesci rossi casalinghi sono abituati a resistere al freddo e all’acqua dolce o comunque preparata ad hoc per loro in un ambiente limitato.
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Questo agevola molto l’animale, ma causa un danno ingente agli altri pesci che sono abituati alle inside dell’habitat naturale, ma non hanno queste capacità. In più, l’ambiente ristretto si trasforma in un ambiente immenso quando si entra a contatto con la Natura. Oltre a questo, c’è da dire che il pesce rosso ha un impatto ecologico molto negativo, come hanno affermato gli stessi ricercatori.
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Non è colpa del pesce, ma dell’Uomo. Infatti, questi animali vengono strappati dal loro ambiente per essere rinchiusi in un habitat artificiale, dove spesso sono soli o con altri pesci che non c’entrano nulla con loro. In più, quando vengono abbandonati, non si sa nemmeno la loro provenienza e si rischia di inserirli in un habitat non loro, facendo ulteriori danni. La soluzione è quindi di lasciarli dove sono, nel loro habitat di origine.