Condizionatori che passione, l’estate è arrivata e l’aria è già insostenibile. Ma nell’era della crisi ambientale ed energetica, è possibile mettere un argine ai consumi?
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L’estate che ci aspetta, così come quelle a venire, si preannunciano torride ai limiti della sopravvivenza. Gia in India e Pakistan il cambiamento climatico ha portato il termometro a toccare i 54 C° e la situaziGne non sembra migliorare.
Già in condizioni normali la salvezza si cercava nel vecchio caro ventilatore e, per i più fortunati, nel condizionatore, figuriamoci oggi. Ma il condizionatore si sa, consuma. E i consumi portano costi, al portafoglio e all’ambiente. Non c’è niente da fare?
Il caro prezzi per energia e gas ha fatto molto discutere. I numerosi bonus emessi dal governo hanno fornito un salvagente più o meno efficace per le bollette di famiglie e cittadini. Cosa possiamo fare per contenere i costi derivati dall’utilizzo del condizionatore date le temperature sempre meno sopportabili?
Con la fine dell’inverno sicuramente la bolletta del gas tirerà un sospiro di sollievo. In estate il riscaldamento non si usa ma il contraltare sarà la crescita del consumo di energia elettrica. Così come in inverno il riscaldamento a gas è incensurato, in estate saranno i condizionatori ad arrecare il danno economico maggiore.
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Questi apparecchi pesano notevolmente sulla bolletta per almeno due fattori: consumano una grande mole di energia e restano accessi per periodi abbastanza lunghi in termini di ore. Ma è possibile risparmiare senza fare rinunce? Si possono ottenere al contempo la pace in Ucraina e tenere il condizionatore acceso?
Al di là delle ironie sollevate dall’infelice parallelismo, una risposta c’è. Un ottimo sostituto per il condizionatore, in grado di rinfrescare e consumare molto meno, è uno strumento un po’ dat ato ma uguamente efficace. L’elettrodomestico chiamato in causa è il ventilatore da soffitto.
Le pale del ventilatore da soffitto riescono a creare un riciclo d’aria negli ambienti domestici in grado di abbassare le temperature e ridurre l’effetto dell’afa sull’organismo umano. L’aspetto di più grande guadagno è dato dal risparmio che l’uso di un ventilatore a soffitto garantisce.
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Il costo dei consumi a carico di questo strumento è estremamente più basso di quello di un normale condizionatore. Il condizionatore poi favorisce l’insorgenza di reumatismi e non garantisce sempre una buona qualità dell’aria. Nel suo filtro tendono a formarsi muffe e a concentrarsi polveri.
Queste formazioni a meno di un’assidua manutenzione e pulizia, che richiede costi, non sono proprio un toccasana per i polmoni. Il ventilatore da soffitto si presta dunque alla definizione di rimedio contro il calore e contro il caro prezzi, più salutare e capace di ostacolare l’afa.