Pepe nero: la spezia originaria dell’India che guarisce l’organismo. Non solo in cucina, questa pianta rivela il suo potenziale inedito.
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Il pepe è innazitutto una pianta. Appartiene alla famiglia delle Piperacee ed è diventata nota e utilizzatissima per via dei suoi semi. Dopo essere lasciati ad essicare al sole infatti questi diventano la spezia così come la conosciamo.
Fra gli impieghi del pepe sicuramente il più noto rientra nell’ambito culinario. Oggi cerchiamo però di evidenziare le proprietà nascoste di questi semi dal potenziale davvero incredibile.
Le origini della pianta del pepe si rintracciano nell’India di 4.000 anni orsono. La regione maggiormente provvista di piantagioni di pepe era il Kerala e già allora il pepe nero era trattato come un dono della natura dai poteri quasi magici. Questa specia è capace di contrastare l’invecchiamento cellulare e favorire il riassorbimento di alcuni tipi di cancro.
In antichità si diceva combattesse la depressione e favorisse una buona prestazione sessuale. La medicina tradizionale indiana annovera da sempre fra i suoi medicamenti le bacche essiccate della pianta del pepe, Piper nigrum. Queste bacche vengono utilizzate nella medicina ayurvedica dopo essere state macinate.
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L’utilizzo principale è sin dall’antichità indirizzato contro gli stati influenzali e l’epilessia. A sostegno e conferma delle ricette dell’antica medicina indiana c’è la scienza. Il pepe nero continere un alcaloide specifico, la piperina, particolarmente efficace per il metabolismo.
La piperina converte il cibo in energia in tempi brevi aiutanto il metabolismo nella digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Proprio per questo la piperina spopola oggi sul mercato dei prodotti dimagranti. In particolare studi scientifici hanno appuratro l’efficacia dell’alcaloide nell’eliminazione dei grassi.
La piperina riduce l’obesità aiutando l’attività metabolica dell’organismo. Una volta assunta la piperina, i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono visibilmente e l‘obesità viene così contrastata a livello chimico. Il pepe è utile nel combattere poi l’invecchiamento cellulare.
In particolare contrasta la formazione dei radicali liberi frutto dello stress ossidativo dei tessuti cellulari. I radicali liberi sono favoriti nella formazione dal cattivo stile di vita, dal fumo e da una routine sedentaria e dalla cattiva alimentazione. Un eccesso di radicali liberi comporta l’insorgenza di malattie cardiovascolari, di artrite, asma, diabete e cancro.
Lo studio è stato svolto utilizzando dei topi come cavie ed è risultata la forte incidenza della piperina nella riduzione di radicali liberi, soprattutto in presenza di un’alimentazione sregolata. Il pepe è anche un antinfiammatorio molto potente. La piperina è utile infatti nel trattamento dell’artrite reumatoide, riduce il dolore e allevia i sintomi.
Abbiamo menzionato l’invecchiamento cellulare e il male del secolo, il cancro. Il pepe nero è portatore di significative proprietà antitumorali. Studi sul tumore del seno, della prostata e del colon hanno dimostrato come la piperina riesca a ridurre la riproduzione delle cellule tumorali a carico di questi organi.
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Il pepe nero è un potente alleato anche nel caso dei disturbi dell’umore. Riesce a stimolare la produzione di endorfine a livello cerebrale andando ad agire come antidepressivo naturale. I benefici sono tanti e sbalorditivi tuttavia bisogna tenere a mente che come in ogni cosa l’eccesso non paga.
Se si offre di ipertensione è bene consumarlo con moderazione, allo stesso modo se si soffre di ulcera, gastrite o emorroidi. Il pepe nero è infatti irritante per le mucose. Per il resto, aggiungerne una manciata alla propria dieta non potrà che apportare significativi benefici all’organismo.