Stiamo andando incontro ad una sesta estinzione di massa, ma di cosa si tratta realmente? Ecco tutti i dettagli a riguardo.
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Potrà sembrarvi un titolo allarmante e poco veritiero, ma in realtà è tutto reale: l’essere umano sta andando incontro ad una sesta estinzione di massa.
Non c’è quindi da scherzare sulla questione, considerati i dati alla mano e ciò che la storia ci ha insegnato riguardo questo tipo di estinzioni.
Non è infatti la prima volta che il nostro pianeta va incontro ad una estinzione di massa. Le precedenti 5 estinzioni hanno visto il terminare di diverse specie vegetali ed animali, motivo per cui non è così strano se la stessa sorte dovesse capitare all’uomo.
L’ultimo report dell’ONU ha registrato un grosso aumento della popolazione mondiale. Siamo infatti passati dai 7 miliardi e 800 milioni di abitanti del 2019, fino agli odierni 8 miliardi e 23 milioni di persone.
Secondo l’ONU, entro il 2050 gli abitanti della Terra potrebbero superare il numero di 10 miliardi, un numero esorbitante che il nostro pianeta non potrebbe sostenere. Ed è questo una dei principali motivi per cui stiamo andando incontro ad un’estinzione di massa.
Il pianeta ha un determinato numero di risorse che può offrire a chi lo abita, risorsi che si possono rigenerare in un dato periodo di tempo, ma più cresce la popolazione meno la Terra avrà il tempo di generare nuove risorse.
Già ora sono diversi i Paesi che hanno superato il limite massimo di risorse annuali offerte dalla Terra. Questo limite è sancito con l’Overshoot Day, ovvero il giorno in cui il bisogno di risorse annuali supera la quantità di risorse che la Terra può rigenerare in un anno. Basti pensare l’Italia ha raggiunto l’Overshoot Day già in data 15 maggio 2022.
Ma veniamo ora a chiarire meglio cosa si intenda per estinzione di massa. Si tratta di un fenomeno di estinzione periodico spesso dovuto a condizione esterne straordinarie che mettono a dura prova l’esistenza di una o più specie, e a volte l’intero pianeta.
Generalmente queste catastrofi naturali dipendono da cambiamenti climatici drastici che hanno reso invivibili le condizioni di vita della maggior parte degli abitanti del pianeta.
Nel caso odierno, un pianeta così popolato insieme ad un cambiamento climatico sempre più pressante non lasciano la possibilità alla popolazione di adattarsi a condizioni estreme come la siccità.
Inoltre, l’abuso di combustibili fossili ha portato ad un cambiamento climatico senza precedenti, innalzando la quantità di anidride carbonica e creando fenomeni come le piogge acide e una quantità di smog inverosimile.
Abbiamo accennato in breve una delle cause principali che potrebbero portare ad una sesta estinzione di massa, ma non si tratta dell’unica causa in gioco.
Concorrono, infatti, diversi fattori oltre al cambiamento climatico, quali lo sfruttamento degli organismi, l’inquinamento, il cambiamento nell’uso del suolo, e l’invasione di specie non originarie di una determinata zona.
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Inoltre, a confermare l’avanzare di questa estinzione è anche la rapidità con cui si stanno estinguendo diverse specie animali. Secondo una studia pubblicato sul Biological Review, negli ultimi 500 anni si è estinto circa il 10% di tutte le specie che abitano la Terra. Tra queste troviamo il rinoceronte di Sumatra, la tartaruga gigante spagnola e la rana arlecchino.
Abbiamo parlato di sesta estinzione di massa, quindi viene da sé che nella storia del nostro Pianeta siano avvenute altre 5 di queste grandi estinzioni.
Sicuramente tutti conosciamo la più famosa, quella che ha portato alla scomparsa dei dinosauri dalla Terra. Prima di essa però ci sono state altre quattro estinzioni degne di nota, vediamo di quali si tratta.
E’ la prima grande estinzione, avvenuta ben 450 milioni di anni fa, ed è stata caratterizzata da glaciazioni su tutto il Pianeta che hanno portato ad un conseguente abbassamento del livello dei mari. In questa estinzioni sono quindi scomparse l’85% delle specie tra invertebrati e pesci primitivi.
Conosciuta anche come “evento Kellwaser”, questa catastrofe avvenuta ben 375 milioni di anni fa è durata per 50 milioni di anni, sterminando in questo lungo periodo l’82% delle specie esistenti all’epoca sulla Terra. Le cause sono ancora oggi incerte, ma si presume fosse avvenuto un impatto con un corpo celeste o un cambiamento delle temperature oceaniche alternato.
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E’ definita transizione biotica, ovvero un periodo in cui è avvenuto un completo sovvertimento dell’ecosistema, ed è stata la più grande estinzione a cui abbia assistito il nostro Pianeta. E’ avvenuta circa 250 milioni di anni fa portando un numero di perdite decisamente più elevato, raggiungendo ben il 96%, un vero e proprio sterminio.
Ad oggi, si pensa che a determinare questa catastrofe sia stato lo scontro con un meteorite, ma alcuni studi recenti ipotizzano come la causa possa essere stata un’attività di vulcanismo che ha portato nell’atmosfera quantità troppo elevate di anidride carbonica. Troppa anidride carbonica avrebbe quindi reso il mare praticamente privo di ossigeno.
E’ avvenuta circa 200 milioni di anni fa e fu caratterizzata da un aumento delle temperature di ben 5 gradi, uno scenario simile a quello a cui ci staremmo avvicinando. A causa di questo innalzamento scomparve il 76% delle specie.
Ed infine, terminiamo con l’estinzione di massa conosciuta ai più, quella che ha sterminato i dinosauri. Con questo disastro avvenuto circa 65 milioni di anni fa, sono scomparsi dalla Terra non solo i dinosauri, ma nel compresso il 75% di tutte le specie viventi. Ad oggi, si pensa che la causa di questo sterminio sia stato l’impatto con un asteroide.