É il canyon delle Marche, la Gola del Furlo costeggia l’antica via Flaminia, un passaggio stretto tra rocce e acqua.
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É il canyon delle Marche, la Gola del Furlo costeggia l’antica via Flaminia, un passaggio stretto tra rocce e acqua. L’Italia non smette mai di incantare con i suoi paesaggi mozzafiato e anche in questo caso lascia letteralmente a bocca aperta. Tra i Comuni di Acqualagna e Fermignano, si trova la Riserva Naturale Statale Gola del Furo.
Questo luogo mette i brividi per la sua bellezza, e raccoglie una flora e una fauna unici al mondo. Il nome del luogo deriva da forulum, ossia piccolo foro, una gola profonda nata a causa dell’erosione del fiume Candigliano tra le pareti di roccia. Proprio gli antichi romani, in questa area scavarono un passaggio tra i monti per facilitare il transito dei materiali da una parte all’altra.
Bellezze d’Italia: la Gola del Furlo nelle Marche
Se già gli etruschi avevano aperto un passaggio trai monti Pietralata e Paganuccio, i romani, sotto l’impero di Vespasiano, nel 76 costruirono un ulteriore passaggio, lo stesso che ancora oggi percorriamo a piedi o in auto. Le pareti rocciose si erigono spuntando fuori dall’acqua, creando questo spettacolare canyon.
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Nel 1922 fu costruita una diga per fermare lo scorrere del fiume, creando così un lago che fa sembrare le rocce meno vertiginose. Percorrere la Riserva a piedi è un’esperienza fantastica e che segna l’animo. Su queste montagne rocciose ci si può imbattere in aquile reali, falchi o aironi. Di itinerari ce ne sono diversi, ognuno di questi conduce in luoghi incantati, scoprendo scorci e paesaggi inediti.
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La partenza avviene sempre dal centro visite della Riserva Naturale e poi, in base a percorso scelto, ci si perde nella natura, per km e km, sempre costeggiando la via Flaminia. Uno spettacolo della natura che ribadisce ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, di quanto l’Italia sia bella e affascinante. Non solo dal punto di vista storico ma anche da quello paesaggistico e naturale. E allora, non resta che imbracciare uno zaino e mettersi in cammino per raggiungere questa meraviglia del Centro Italia.