Innaffiare le piante nel modo corretto: sono questi i 7 segreti da tenere a mente

L’acqua è l’elemento fondamentale per avere delle piante belle e in salute. Ecco i segreti per nutrirle nel migliore dei modi.

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Una pianta mente viene innaffiata (Foto di Ivan Horvat -Pixabay)

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Innaffiare le piante può sembrare un gesto spontaneo e facile per chi ha delle piante. L’acqua infatti è la componente essenziale per la loro crescita e la vita.

Ma per quanto possa essere innaffiare le piante, non bisogna mai sottovalutarlo. Ecco perciò alcuni piccoli consigli per innaffiare le piante nel modo migliore e nella loro massima sicurezza.

7 regole per innaffiare nel modo corretto

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Acqua su foglie (Foto di annawaldl -Pixabay)

Il corpo delle piante, come quello degli essere umani, è composto per la maggior parte da acqua. Quest’ultima è dunque necessaria per idratare a fondo i tessuti cellulare e rinvigorirli. Ma anche per tenerli vivi e attivi.

L’acqua, oltre a partecipare alla fotosintesi, discioglie i nutrienti e i sali presenti nel terriccio. Ma ha anche la capacità regolare la temperatura interna alla terra. Per questa dare l’acqua nel modo giusto è fondamentale per la salute delle piante. Ecco dunque sette segreti per innaffiarle:

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CONOSCERE LA PROVENIENZA – Sapere l’origine della pianta e il tipo di ambiente di cui ha bisogno è fondamentale per poter stabilire nei migliori dei modi la la frequenza con cui innaffiarla. Le piante tropicali, ad esempio, prediligono il terriccio umido e di innaffiature frequenti. Al contrario quelle grasse che amano un clima caldo e un terreno secco.

OSSERVARE LA PIANTE – Per capire la quantità d’acqua necessaria alle piante, uno dei consigli migliori (soprattutto per i neofiti) è quello di osservare le foglie. La loro consistenza, insieme a quella degli steli, indicheranno le necessità d’acqua. Se le foglie saranno cadenti o molto ruvide il segnale è chiaro: la pianta vuole più acqua. Se invece al tatto saranno molli vorrà dire che abbiamo esagerato con l’acqua e quindi è meglio diminuire.

CONTROLLARE IL TERRICCIO – Un controllo da svolgere soprattutto per le piante in vaso. Lo spazio ridotto infatti può creare problemi alla crescita delle radici. Il terriccio dei vasi si secca con maggiore facilità e questo non permette alle radici di espandersi. Aiutati con un bastoncino di legno o con le dita, da infilare nella terra, per capire lo stato della terra.

NON BAGNARE LA CHIOMA – Probabilmente è l’errore più comune che viene commesso. Bagnare la chioma è un grossolano errore da evitare (salvo caso specifici). Inzuppare le foglie incrementa l’umidità e la proliferazione di funghi. Per non parlare dell’effetto lente di ingrandimento delle gocce d’acqua che potrebbe portare a bruciature sulle foglie.

MAI INNAFFIARE NELLE ORE PIU’ CALDE – Nelle ore calde è assolutamente vietato dare l’acqua alle piante. Il terriccio secco è un ottimo isolante e protegge le radici dalle bruciature. Un terreno umido, d’altronde, cambia repentinamente la temperatura rischiando di bruciare la terra. Innaffiare con acqua troppo fredda comporterebbe il rischio di uno sbalzo termico che danneggerebbe le radici.

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CONTROLLARE LA TEMPERATURA DELL’ACQUA – Come detto poc’anzi l’acqua troppo fredda creerebbe uno shock termico. Il modo migliore è quello di mettere l’acqua in un innaffiatore e aspettare qualche minuto affinché venga raggiunta la temperatura ambiente, senza danneggiare le radici.

QUALE ACQUA USARE – Il dubbio amletico riguarda l’acqua calcarea del rubinetto o quella distillata. Il calcare potrebbe ricoprire le radici diminuendo la loro capacità di assorbire i nutrienti. Senza dimenticare che il calcare ha la capacità di modificare il pH del terriccio. Un problema molto importante per le piante che prediligono un terriccio acido.

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