Bonsai di acero, come crearne uno per avere tante soddisfazioni

Il bonsai d’acero è una pianta davvero incredibile dalla foglie a forma di mano. Ecco come curarlo e modellarlo nei modi migliori.

modellare bonsai d'acero filo ferro
Bonsai d’acero (foto Printerest)

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Esiste una varietà di bonsai molto particolare: il bonsai d’acero, o acero giapponese. Si tratta di una pianta molto bella dalle foglie a forma di mano. E proprio questa forma gli ha conferito il nome botanico Acer palmatum, ovvero dal latino palma a forma di mano.

Questa pianta è di origine del Giappone, Cina e Corea e la corteccia è varia con l’età: da giovane è verde o rossa per poi diventare grigia-marrone. I fiori, che compaiono di solito tra maggio e giugno invece giallo verdi, mentre in autunno avrà dei colori bellissimi: giallo, arancione e rosso.

Di questa pianta esistono molte varietà come Kiyohime, Kashima, Shishigashira and Arakawa e per quelle a foglia rossa Deshojo e lo Seigen. Tra le caratteristiche di questa di pianta c’è anche la facilità a modellarlo per rendere chioma e tronco armoniosi tra di loro. Curioso?

Bonsai d’acero: come modellarlo e curarlo

Le foglie a forma di mano tipiche del bonsai d’acero (Foto di PublicDomainPictures – Pixabay)

Il bonsai d’acero predilige una posizione ventilata e allo stesso tempo soleggiata sebbene vada posizionato in penombra durante il caldo estivo. Nonostante sia una pianta che soffre il caldo è molto più resistente alle gelate visto che resiste a gelate inferiori a -10 °C.

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Fatta questa premessa è importante sottolineare che il processo di modellatura non è immediato. Ci vorranno parecchi anni affinché quest’albero diventi un bonsai e si adatti al vaso.

Per prima cosa potiamo i rami. Il periodo migliore per rimuovere i rami più grossi è l’autunno, in questo modo eviteremo di disturbare la crescita. E’ sempre consigliato l’utilizzo di una pasta cicatrizzante così da possa evitare al nostro albero il contagio da funghi. Tagliate poi le crescite a due coppie di foglie.

Rimuoviamo poi, con l’aiuto di una sega molto tagliente, la parte superiore dell’albero lasciando circa di centimetri di tronco. Solo in questo modo saremo sicuri che l’apice continuerà a crescere. In primavera infatti l’albero reagirà ai tagli producendo nuovi rami. L’apice crescerà molto con il passare del tempo: si tratta di un’azione molto importante perché deve ingrossarsi.

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Selezioniamo poi coppie di rami che hanno lo stesso spessore e avvolgiamoli con lo stesso filo di ferro. Iniziamo, partendo dal basso verso l’alto, sempre dai rami primari. I rami più giovani, e quindi più piccoli e sottili, dovranno invece essere avvolti con un filo di ferro meno duro.

Per quanto l’operazione sia facile, affinché l’apice e i rami della pianta si sviluppino in armonia con il tronco serviranno 5 anni.

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