Impacchi di verza: per risolvere diversi fastidi molto ricorrenti. I consigli giusti, seguili e non te ne pentirai
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La verza, nota anche come cavolo lombardo, è una tipologia di cavolo, simile al cavolo con cappuccio, con la differenza che ha nervature più pronunciate e predominanti e le foglie sono più increspate. E’ di origine antichissima ed è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d’Italia. Molto famosa è la sagra che si svolge a novembre a Montalto Dora, chiamata appunto “la sagra del cavolo verza”. Non tutti sanno, però, che oltre ad essere un alimento gustoso e versatile, può essere anche un ottimo rimedio per risolvere ricorrenti fastidi. Un esempio? I dolori articolari. Ma scopriamo subito tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
La verza, dunque, non è solo un ottimo alimento in cucina per la preparazione di tantissime buone pietanze, ma ha anche proprietà miracolosamente curative. Le foglie, infatti, pare abbiano un potentissimo effetto antinfiammatorio in grado di alleviare, in modo più che notevole, lividi, gonfiori ed infiammazioni dovute a strappi muscolari.
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Non tutti sanno che, la verza, è stata usata per moltissimi anni come rimedio, dai popoli, per alleviare problemi dovuti ad infiammazioni e dolori sia muscolari che articolari. Questo grazie all’alto contenuto di vitamine ed antiossidanti, entrambi noti proprio come rimedio a questi problemi.
Ma come procedere all’esecuzione di questi impacchi? E’ davvero molto semplice. Innanzitutto, con un coltello da cucina bisogna sbucciare la verza ed estrarne il gambo duro. Ci occorreranno, infatti, solo le foglie. Il secondo passo sarà quello di sciacquarle adeguatamente e metterle ad asciugare su un panno o della carta assorbente.
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Successivamente, con l’aiuto di un matterello, ogni foglia dovrà essere ben stesa in modo che diventi più morbida possibile, rendendola così adeguata per aderire alle gambe. A questo punto, le foglie possono essere applicate direttamente sulla parte dolorante e successivamente coperta con una pellicola trasparente o con una benda. L’applicazione può essere ripetuta anche 2/3 volte al giorno, considerando che non si sono mai manifestate allergie o altri problemi. Se il dolore persiste, si consiglia, ovviamente di contattare uno specialista.