Quanto ne sai sull’olio d’oliva e la sua conservazione? Ecco il metodo corretto per conservarlo. Non l’avresti mai detto!
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L’Italia è nota in tutto il mondo per l’ambito culinario, ma ci sono alcuni prodotti specifici che lo hanno resa famosa. Tra questi sicuramente troviamo l’olio d’oliva e non è un caso, infatti, che siamo il secondo paese nel mondo per export di questo prodotto.
L’olio extravergine di oliva è un prodotto caratteristico di diverse zone d’Italia, tra cui Puglia, Calabria e Sicilia. Si tratta di un olio estremamente pregiato, dal gusto saporito ma soprattutto molto salutare per via della presenza elevata di vitamine E e K, oltre a diversi antiossidanti.
Questa tipologia di olio viene ottenuta dalla spremitura di alcune particolari varietà di olive, tra cui una delle più pregiate è la Coratina, per via delle sue pregiatissime qualità organolettiche.
Proprio a causa della sua elevata qualità, i costi dell’olio extravergine di oliva sono abbastanza alti ed è proprio per questo che è necessario sapere come conservarlo, così da non doverlo buttare. Vediamo allora quali sono i consigli degli esperti per una conservazione ottimale di questo prodotto.
Come conservare correttamente l’olio d’oliva
Per non rovinare le caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine d’oliva è necessario conoscere nel dettaglio quali sono gli accorgimenti da mettere in pratica per poter conservare questo prodotto al meglio.
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Secondo gli esperti, infatti, ci sono una serie di fattori da considerare per poter preservare la qualità dell’olio extravergine di oliva.
Ad influire sulla corretta conservazione dell’olio contribuiscono principalmente la luce, la presenza dell’ossigeno e le fonti di calore. L’olio va tenuto alla larga da fonti di luce e calore, stipandolo in un luogo con una temperatura compresa tra i 12 e i 18 gradi centigradi.
Per evitare che la luce possa alterare la qualità dell’olio è necessario conservarlo in bottiglie di vetro scuro o in recipienti metallici dove luce e temperatura non possono influire su aroma e gusto.
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L’ossigeno è invece responsabile dell’ossidazione dell’olio, che porta a farlo diventare rancido. Proprio per questo motivo necessita di essere chiuso ermeticamente, in modo da impedire il passaggio dell’aria all’interno.