Dieffenbachia: la pianta da interno facile da coltivare e dalla bellezza proverbiale

La dieffenbachia è la pianta da interno per eccellenza. È molto apprezzata perché ha bisogno di poche attenzioni. Come coltivarla?

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(Karen F – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La dieffenbachia è una pianta da interno caratterizzata dalle foglie grandi. Non si trova benissimo con gli animali domestici, che spesso e volentieri possono scambiare la pianta per un ottimo angolo dove fare i loro bisogni. Chi non ha amici a quattro zampe può coltivare questa pianta in modo semplice e con qualche piccolo consiglio.

Prima di tutto, la dieffenbachia è una pianta ornamentale e non si tratta solo di una pianta, ma di un gruppo di piante che hanno caratteristiche comuni. Queste caratteristiche sono il fusto abbastanza tozzo e la passione per la luce solare, ma solo se indiretta. Per questo motivo si tratta di piante che sono solo per l’interno delle abitazioni.

Dieffenbachia, la pianta da interno ha bisogno di pochissime cure: quali sono

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(Alexey Demidov – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per coltivare al meglio la dieffenbachia, è importante sapere che le piante di questo tipo più utilizzate sono la Anthurium e la Monstera, che appartengono alla famiglia delle Araceae. Queste piante hanno anche un’origine tropicale. Infatti, il loro habitat naturale in Messico e in Argentina.

Prima di procedere a innaffiare la pianta, è importante verificare le condizioni del terreno. Infatti, il terreno già bagnato sarà la causa principale dell’arrivo di insetti, funghi e parassiti sulla pianta.

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Per quanto riguarda questa pianta in particolare, oltre all’aspetto del suolo è importante verificare la presenza di umidità nei primi 10-15 centimetri di profondità, altrimenti si rischia di creare un ristagno interno.

Il terriccio migliore è composto da tre parti uguali: terriccio universale, perlite e corteccia. Questo assicurerà un ottimo drenaggio e la pianta potrà sopravvivere anche alle temperature più alte. Il concime si utilizza solo in estate. Deve essere spruzzato liquido in una soluzione con acqua. Questa particolare annaffiatura si fa ogni 2-3 settimane.

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Il rinvaso, invece, si fa ogni 2-3 anni, avendo cura di usare un vaso un terzo più grande rispetto a quello precedente.

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