L’energia idroelettrica si ottiene sfruttando il movimento dell’acqua in caduta da fiumi e laghi. L’Italia è il terzo paese per potenza installata.
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Nord, sud e centro, hanno in quest’ordine capacità di potenza installata per un totale complessivo che segue solo Norvegia e Francia. E non è tutto: si prevede che entro il 2030 i numeri aumenteranno ulteriormente. Poiché nella nostra nazione di tratta di un settore già maturo, la crescita del settore sarà moderata.
Il 15% degli impianti di produzione di energia idroelettrica sono nati negli ultimi due decenni. Ma i cambiamenti climatici rappresentano un grande ostacolo anche se parliamo di rinnovabili: gli inverni in cui c’è stata poca pioggia hanno rappresentato un duro colpo per la produzione di energia.
Ripensare l’idroelettrico tenendo presente i nuovi fattori
Per quanto le energie ecosostenibili siano sicuramente più pulite di altre, non bisogna credere che abbiano impatto zero sull’ambiente. Al contrario possono interferire con gli ecosistemi esistenti. L’impatto negativo sull’ambiente è dovuto spesso ad impianti datati.
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Sfruttando le nuove tecnologie sarebbe possibile rinnovare il parco già esistente di impianti di produzione di energia idroelettrica risparmiando anche molto denaro.
Ma soprattutto, ripensare nel presente all’energia idroelettrica vuol dire tenere presenti alcune problematiche dovute ai cambiamenti climatici. Un tempo si pensava che le rinnovabili fossero un mercato prospero perché non bisognava temere l’esaurimento delle risorse. Adesso bisogna fare i conti con il fatto che, nel presente, c’è meno acqua rispetto agli anni precedenti.
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Se in montagna nevica di meno, ci sarà meno acqua immagazzinata per essere utilizzata all’occorrenza. Dunque, prendere atto del surriscaldamento globale è necessario per mettere in piedi nuove strategie di produzione di energia.
Una possibilità sarebbe quella di accoppiare l’idroelettrico ad altre energie rinnovabili. Inoltre costruire molti più impianti a serbatoio in cui l’acqua può essere immagazzinata, a differenza del caso degli impianti ad acqua fluente, per poter usare la risorsa anche in maniera non estemporanea.
