Avere un orto pieno di frutta e verdura è davvero semplice, ma attenti a queste piante. Ce n’è una in particolare estremamente velenosa.
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Con queste belle giornate di sole avere un orto casalingo può solo fare bene alla nostra mente ed il nostro corpo. Un vero e proprio momento di relax all’aria aperta che ci permette di spezzare la routine giornaliera.
Realizzare un orto è abbastanza semplice, ma curarlo lo è un po’ meno. Ci sono infatti una serie di fattori ed imprevisti da considerare che potrebbero far star male le nostre piante, o peggio noi.
E’ essenziale infatti sapere riconoscere quale piante poter coltivare e quali no, poiché alcune piante possono risultare molto velenose. Vediamo di quali si tratta.
Le piante velenose da rimuovere dall’orto
Tra i tanti problemi legati alla manutenzione di un orto sicuramente c’è la costante lotta con i parassiti. Tuttavia, eliminarli è abbastanza semplice ed è possibile farlo anche senza utilizzare dei prodotti chimici. Nel video seguente vi mostriamo, dunque, come realizzare un pesticida completamente naturale:
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Non si tratta però dell’unico pericolo di cui bisogna tenere conto. Potrà sembrar strano ma ad essere più pericolose dei parassiti ci pensano altre piante.
Esistono infatti delle piante, di cui alcune molto conosciute, che risultano velenose sia per l’essere umano che per l’uomo. Tra queste, la più nota è l’azalea, una pianta ornamentale molto bella, ma purtroppo assai nociva per animali e bambini.
A renderla tossica è l’andromedotossina, una tossina presente nelle foglie della pianta che se ingerita provoca vomito, diarrea ed anche convulsioni.
Un’altra pianta da allontanare assolutamente dall’orto e dalla portata dei bambini è proprio la Stella di Natale. Il suo colore rosso la rende la regina delle piante nel periodo natalizio, ma la si può coltivare anche per tutto l’anno.
Quello che però molti non sanno è che la Stella di Natale, il cui nome tecnico è Euphorbia pulcherrima, è estremamente tossica per l’essere umano ma anche per gli animali domestici.
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Se per sbaglio venissero ingerite anche delle piccole parti delle sue fogli, si può rischiare un’intossicazione. Questa intossicazione porta ad una irritazione del cavo orale, che diventa maggiore nei soggetti allergici. Inoltre, può provocare convulsioni, vomito e nausea.
