Le punture di pappataci sono insidiose e sembrano apparire dal nulla, portando prurito, occorre curarle con ingredienti naturali e prevenire le infezioni.
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Le punture di pappataci sono insidiose e sembrano apparire dal nulla, portando prurito, occorre curarle con ingredienti naturali e prevenire le infezioni. Solitamente, le punture di questi insetti comportano prurito, un leggero gonfiore e rossore, sintomi che spariscono in breve tempo. Tuttavia, in alcuni casi, le zone colpite possono infettarsi e portare gravi ripercussioni sulla salute.
I pappataci sono insetti subdoli, saltellano quasi inosservati, attaccano e pungono senza farsi notare. Lunghi circa 3 millimetri, dal corpo giallo ricoperto di peli e dotati di ali, i pappataci non sono grandi volatori. Possono trasmettere gravi malattie come filarosi e Leishmaniosi, coinvolgendo anche i nostri animali. Fuoriescono col caldo e con l’umidità, specialmente la sera, e si nascondono negli angoli di casa.
Le punture di questi insetti si riconoscono subito. Si tratta di una bolla, o di una serie di bolle pruriginose localizzate l’una accanto all’altra in una determinata zona del corpo. Generalmente, sono le parti esposte de corpo a essere colpite come braccia, caviglie, gambe. In alcuni casi, se i morsi sono numerosi, possono provocare eritemi e febbre. In caso di puntura, come intervenire? Possiamo ricorrere a diversi rimedi naturali.
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Ad esempio, la camomilla sgonfia la bolla e lenisce il dolore. Prendiamo una bustina di camomilla, la inzuppiamo in acqua calda e poi la stendiamo direttamente sulla parte colpita lasciandola qualche minuto. In questo modo sfiammeremo l’infiammazione ed elimineremo il prurito. Altro rimedio naturale è rappresentato dall’aloe vera. Il gel è un antibatterico, rinfresca la zona colpita. E ancora, il tea tree oil, che fa da disinfettante naturale e combatte l’infezione.
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Ma possiamo applicare anche olio di neem o l’olio essenziale di geranio, che ha proprietà insettifughe. In caso di febbre, che dura circa tre giorni, significa che l’insetto che ci ha punto era infetto, trasmettendoci l’Arbovirus, che colpisce gli uomini. Per gli animali, invece, bisogna fare attenzione al rischio Leishmaniosi. In caso di febbre sospetta, oppure se il nostro animale domestico si comporta in modo strano, meglio fare sempre degli accertamenti dal medico.