Il nuovo rapporto della Comunità Europea diffonde una buona notizia: l’Italia è il Paese con le acque balneabili migliori.
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Il nuovo rapporto della Comunità Europea diffonde una buona notizia: l’Italia è il Paese con le acque balneabili migliori. Dopo tante notizie drammatiche e relative all’inquinamento dei mari e delle coste, finalmente una buona notizia tocca il nostro Paese, primo in Europa per la bellezza e la salute delle sue acque, inclusi fiumi e laghi.
Sembra assurdo, dopo tanto allarmismo, e alla fine la situazione non è così drammatica come sembrava fino a poco tempo fa. Il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente, e tutta la UE, rivela che l’87,9% dei siti monitorati nel 2021 gode di ottima salute. A fronte di una media europea dell’84,7%. Quasi la totalità delle acqua italiane raggiunge standard soddisfacenti.
La Commissione e l’Agenzia europee hanno monitorato pi di 5.500 siti italiani e quasi 5 mila si contraddistinguono per il loro benessere. Bisogna ammettere che le campagne di sensibilizzazione ambientale, nonché le normative introdotte in ogni nazione, hanno contribuito a migliorare la situazione rispetto ai decenni precedenti. La situazione in Europa è decisamente migliorata rispetto al 2006, grazie alle Direttive sulle acque di balneazione.
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Sono stai investiti miliardi per gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. In questo modo, si è cercato di diminuire l’inquinamento portato da rifiuti urbani non trattati. Grazie agli investimenti e all’impegno di tutti, l’Europa ha migliorato la qualità dei propri siti, riuscendo a raggiungere una qualità media ottima del 95,2%, su un totale di quasi 22 mila siti. Austria, Malta, Croazia e Grecia presentano maggiori aree balneabili.
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In tutta Europa, e ovviamente anche in Italia, si è registrata una migliore qualità e benessere delle coste, rispetto ai fiumi e a laghi. Significa che le acque dei mari godono di miglior salute rispetto a quella delle acque interne. Prosegue, dunque, il miglioramento dei nostri mari e delle nostre acque in generale. È un segnale forte, di questi tempi, ma c’è ancora molto altro da fare per raggiungere standard perfetti. Dopo i numerosi mari che si sono guadagnati la bandiera blu, un’altra ottima notizia.