A largo di Ostia è nata da poco una bellissima barriera corallina. Si tratta di una vera e propria isola rinominata già “isola che non c’è”.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Sulle coste di Capocotta, città che sorge tra Ostia e Torvaianica, si è formata una barriera corallina, formata da praterie di gorgoni e ospita un’inaspettata biodiversità inaspettata tanto da essere stata già rinominata “Galapagos del Mediterraneo” e di “isola che non c’è”.
La barriera corallina sorge nelle Secche di Tor Paterno, unica Area Marina Protetta italiana a essere completamente sommersa senza comprendere tratti di costa. Si tratta di un’isola vera e propria nata sul fondo, 18 metri, del mare la cui massima profondità arriva ai 75 metri.
Barriera corallina in Italia: tutto quello che bisogna sapere
“L’Isola che non c’è“, sorge nei pressi delle Secche di Tor Paterno, ed è una riserva di 1.400 ettari e regala fauna e flora marina davvero unica, variegata e strepitosa. A 25 metri, sul banco roccioso, si trova la Posidonia oceanica. Continuando l’immersione si possono trovare bellissime colonie di celenterati, come Gorgonia rossa e Alcionari, ovvero dei parenti stretti del corallo. Oltre ai quest’ultimi, già difficili da avvistare c’è anche la Gerardina savaglia, un rarissimo corallo rinominato anche “Corallo nero”.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Spiagge ecologiche: esistono e si trovano in tutta Italia. Ti diciamo quali sono
Le Secche di Tor Paterno sono anche note anche per la grande abbondanza di pesce. Una quantità talmente grande che per biomassa ittica è la seconda Area Marina Protetta in Italia, nelle quale si possono trovare saraghi, riccioli, polpi, naselli e aragoste. Animali che vengono pescati tramite la pesca artigianale con tecniche sostenibili come le reti da posta.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Pianta più lunga del pianeta: esiste e si trova in Australia. La scoperta ha dell’incredibile
A gestire l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno c’è RomaNatura, un’ente regionale istituito nato nel 2000 per difendere e valorizzare la biodiversità della zona. In questi 22 anni l’oasi è diventata, grazie ai molti progetti di tutela e salvaguardia del mare, un’oasi ricchissima di biodiversità. L’ultimo progetto, recentemente avviato, è “Marevivo Lazio“. Questo ha lo scopo di sostenere, incoraggiare la cultura del mare e di rafforzare la prevenzione e tutela del patrimonio marino.