I fiumi d’Italia sono in secca. La situazione è preoccupante e di acqua neanche l’ombra

Situazione preoccupante per i fiumi d’Italia, la maggior parte in secca per l’assenza di acqua: una siccità senza precedenti.

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Costa arida (Pixabay)

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Situazione preoccupante per i fiumi d’Italia, la maggior parte in secca per l’assenza di acqua: una siccità senza precedenti. L’acqua, la risorsa più preziosa che esiste sulla Terra, da cui dipende la vita di tutti gli esseri viventi, inizia a scarseggiare. Nel mondo, anche nel nostro Paese, la situazione inizia ad essere preoccupante.

L’assenza di pioggia e il caldo record, arrivato prima del previsto, stanno causando siccità in tutto il Paese. Sono tanti i fiumi notevolmente in secca, in particolare il Po. Nel Lazio, invece, si inizia a parlare del razionamento dell’acqua potabile. Non solo i fiumi ma anche importanti bacini come il Lago Maggiore hanno raggiunto livelli minimi. Questo, infatti, sta sfiorando nuovamente il minimo storico raggiunto l’ultima volta nel 1946.

Acqua che scarseggia e razionamento in tanti Comuni

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Riva del fiume prosciugata (Pixabay)

Come annunciato dall’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche, altri importanti laghi mostrano una situazione allarmante, come ad esempio i laghi di Bracciano e di Nemi, nel Lazio. I ghiacciai alpini, invece, a causa del loro scioglimento, sono praticamente senza neve e stanno diventando sempre più verdi. A confermarlo è un recente studio internazionale, secondo il quale, la vegetazione sulla catena alpina è aumentata del 77% rispetto al 1984.

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In conseguenza di tutto ciò, sembra assurdo, ma anche in Italia sta iniziando la guerra dell’acqua. Si tratta di una guerra che riguarderà l’approvvigionamento delle risorse idriche e che avrà dure conseguenze sull’agricoltura e sull’intera popolazione. Tra tutte le fonti acquifere italiane, quello che desta più preoccupazioni è proprio il Po.

Questo, infatti, già a Marzo, aveva raggiunto dei livelli tipici di quelli che raggiunge solitamente a metà Agosto. Livelli così bassi del fiume Po sono stati causati dall’assenza di piogge durante tutto il periodo invernale. Le poche piogge che si sono verificate a Maggio hanno contribuito a rialzare il livello del fiume di pochissimo, quindi la situazione resta ancora preoccupante.

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Non solo i livelli del Po sono preoccupanti, ma anche i livelli del Tevere e del Liri, nel Lazio. Lo scenario anche in Toscana è grave. L’Arno ha attualmente una portata pari al 27% della media e l’Ombrone trasporta solo 1,56 metri cubi al secondo di acqua. In Abruzzo si sono toccati livelli di deficit superiori al 90%. Infine, anche in Campania, il fiume Garigliano è notevolmente asciutto rispetto agli anni passati.

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