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Lucciole, come fanno questi insetti a brillare? Non l’avresti mai detto

Se avete visto le lucciole almeno una volta nella vita sicuramente vi sarete chiesti come fanno a brillare. Ecco allora la risposta della scienza.

Lucciole nel bosco – Foto da Focus (Credit: Tsuneaki Hiramatsu)

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Se quest’estate avrete intenzione di passare almeno una sera nella foresta, aguzzate bene la vista. Si, perchè è proprio nella foresta che si possono scorgere al meglio le luci delle lucciole, godendosi un vero e proprio spettacolo offerto da madre natura.

Le lucciole sono degli insetti noti proprio per la loro capacità di produrre luce propria. Questi insetti appartengono alla famiglia dei Lampiridi e nel mondo ne esistono circa 2000 specie differenti.

Questi insetti sfruttano la loro capacità di produrre luce per attrarre un potenziale compagno nella stagione degli accoppiamenti che avviene appunto in questo periodo, tra gli inizi di giugno e luglio.

Tuttavia, c’è da dire che non si tratta dell’unico scopo per cui le lucciole emettono luce. Questi insetti utilizzano la loro capacità di brillare anche per farsi riconoscere dai predatori. Potrà sembrare strano ma il loro colore sgargiante vuole significare un cattivo gusto, che terrà alla larga i predatori.

Ma come fanno questi adorabili insetti a brillare così tanto? Non si tratta di una magia, ma di pura chimica. Ecco allora che la scienza pensa a darci la risposta.

Il segreto della luce delle lucciole: la bioluminescenza

Lucciola sul ramo – Foto da Pexels

Alla base della magica luce prodotta dalle lucciole c’è un semplice fenomeno chimico-fisico chiamato bioluminescenza. La bioluminescenza è un fenomeno in realtà assai diffuso in natura tra diversi animali, ma sicuramente le lucciole sono coloro che lo sfruttano meglio.

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Il funzionamento è molto semplice. Il fenomeno è dovuto alla reazione catalizzata dell’enzima Luciferasi. Questa reazione sfrutta il pigmento luciferina situato nell’addome dell’insetto. In presenza di calcio ed ossigeno viene utilizzato l’ATP come fonte energetica.

Grazie a questa reazione, circa il 90% dell’energia della lucciola viene convertita in energia luminosa, ed ecco spiegata la bellissima luce prodotta da questo insetto.

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Oggi purtroppo il fenomeno della bioluminescenza è sempre minore a causa dell’inquinamento luminoso. Animali come le lucciole, che utilizzano la bioluminescenza per comunicare tra loro, sono fortemente penalizzati dalle luci delle città che li mandano in confusione.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.