Con il salto energetico si può ottenere il Superbonus 110% anche senza il cappotto termico. Come funziona?
Il salto energetico è una strategia che si può applicare per ottenere il Superbonus 110% quando non si può mettere mano al cappotto termico o non si può realizzarne uno. Come funziona e come muoversi in questa situazione per non perdere il bonus?
Prima di tutto, è importante avere tutte le carte in regola. Ci si deve affidare solo a professionisti abilitati per poter richiedere il bonus e si potrà ottenere tutto solo se ci sarà un progetto valido per il risparmio energetico e dei bonifici parlanti che dimostrano il pagamento dei lavori effettuati. Poi, ecco cosa fare.
Salto energetico, come ottenerlo con il Superbonus 110% e i vantaggi
Nel caso in cui non ci sia un soggetto organizzato per effettuare lo sconto in fattura, il condominio sarà costretto ad anticipare l’intero importo dell’intervento. Successivamente, ogni condòmino dovrà cedere il proprio credito maturato ad una banca, nella speranza che nel frattempo le regole siano cambiate e che le banche abbiano riaperto i canali di acquisizione.
Se ciò non accadrà, i condòmini potranno detrarre i crediti nella propria dichiarazione dei redditi, con l’ulteriore rischio che non tutti abbiano sufficiente capienza fiscale (come i pensionati o i percettori di bassi redditi). In tale circostanza il credito andrà inevitabilmente perso.
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Le restrizioni alla cessione del credito hanno anche provocato un effetto speculativo sui costi finanziari della cessione. Proprio in virtù della scarsità di acquirenti questi costi sono aumentati, andando oltre quel dieci per cento che “in tempi di pace” erano sufficienti a remunerare chi acquistava il credito.
Per fare un esempio, se oggi si cede un credito pari a 1.000.000 di euro derivante da Superbonus (e quindi con valore virtuale pari a 1.100.000) oggi un istituto di credito è disponibile a pagarlo mediamente 990.000 euro, con tendenza al ribasso. Quindi il condominio dovrà integrare di tasca propria 10.000 euro.
Di fronte a questa situazione il consiglio è quello di non fermarsi, ma di effettuare gli interventi realmente necessari per l’efficientamento degli edifici.
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Quali sono i vantaggi reali? Prima di tutto, aumenta il valore dell’immobile. Poi, questo consuma meno, quindi ha un impatto energetico più basso, con conseguente risparmio in bolletta. Infine, migliora l’efficienza dell’edificio e si può usare il bonus anche in sede fiscale, per ottenere un credito d’imposta che diventa poi uno sconto in sede di dichiarazione dei redditi per le tasse.