Polpi, il loro rifugio sono i rifiuti. La verità sconcertante su quest’abitudine difensiva

I polpi sono spesso rifugio per i rifiuti. Perché si comportano in questo modo? La verità potrebbe lasciarti di sasso.

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(sandrine RONGÈRE – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I polpi stanno trovando rifugio nei rifiuti. Com’è possibile? Il polpo o polipo è un mollusco che appartiene alla famiglia delle Octopodidae. Si può chiamare anche piovra e ha come caratteristica principale i suoi tentacoli prensili, oltre al corpo molliccio.

Questo animale si trova spesso nei fondali marini bassi, per non oltre i 200 metri di profondità. Quindi, complice il fatto che sono diffusi in tutti i mari e gli oceani del mondo in diverse specie, molti sub amano fotografarli. Una ricerca, però, ha evidenziato un aspetto inquietante nel loro comportamento.

I polpi trovano rifugio nei rifiuti perché non hanno altro? La sconcertante verità

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(Arhnue Tan – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Infatti, questi animali hanno l’istinto di nascondersi quando sentono che qualcosa non va. Si tratta di un istinto di sopravvivenza, come ce ne sono molti altri. Per questo, non sembra che ci sia da preoccuparsi, invece c’è un rischio concreto che questi animali hanno messo in evidenza non volendo.

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I ricercatori americani hanno confrontato le foto provenienti da ogni parte del mondo, anche da fotografi amatoriali e dal confronto è emerso che i polpi trovano rifugio nei rifiuti in vetro, plastica e metallo. Qual è il problema?

Di solito questi animali trovavano rifugio nelle grotte naturali o nei coralli. Adesso, invece, si sono adattati e stanno trovando sempre più spazio nei rifiuti. Questo significa che i rifiuti sono più a portata di tentacolo rispetto ai rifugi naturali, che rischiano di scomparire. Per questo, è importante capire questo nuovo comportamento strano. Infatti, l’assenza di rifugi sta a significare che l’ambiente marino è più inquinato e che ci sono delle realtà che stanno scomparendo.

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In più, questa ricerca conferma ancora una volta lo spirito di adattamento e l’intelligenza di questi animali, pronti per passare ad altri materiali sconosciuti quando i rfugi già noti non sono più disponibili pur di salvarsi i tentacoli!

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