Sai da dove derivano i nomi dei venti? Scopriamo insieme l’origine curiosa dei loro nomi e il perché della loro influenza sulla navigazione.
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Sai da dove derivano i nomi dei venti? Scopriamo insieme l’origine curiosa dei loro nomi e il perché della loro influenza sulla navigazione. Li conosciamo tutti, li pronunciamo spesso, dato che sono nomi che fanno parte della nostra coltura da millenni, presenti in mappe e racconti leggendari, eppure, molto spesso, ne ignoriamo l’origine.
Sono tanti e li sentiamo pronunciare di continuo, magari durante un servizio in televisione. Vediamo sinteticamente il perché di questi nomi, in modo tale da poterli identificare subito. Per prima cosa, per scegliere i nomi dei venti fu considerata la loro geografia attorno all’isola di Malta, identificata come fulcro della Rosa dei Venti, attorno alla quale soffiano i venti provenienti da ogni regione del mondo.
Se Malta ha fatto da fulcro per la Rosa de Venti, questi hanno preso il nome in base alla loro influenza sulla navigazione. Ad esempio il primo vento che viene in mente è quello di tramontana. Come mai queso nome? Si intuisce facilmente. È il vento che spira da nord, provenendo oltre le Alpi, quindi travalicando le montagne e scendendo verso il Mar Mediterraneo. Curioso, non trovi? Ma proseguiamo la spiegazione.
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Il grecale, invece, soffia da nord-est rispetto a Malta, quindi proveniente dalla Grecia. Il levante, naturalmente arriva da est, dove sorge il sole. Lo scirocco soffia da sud-est, quindi proviene dalla Siria. Il mezzogiorno proviene da sud, dall’emisfero australe, spingendo le navi versi l’Europa. Mentre il libeccio soffia da sud-ovest, trasportando le navi provenienti dall’Algeria e dal Tunisia, all’epoca chiamate Libia.
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Il ponente soffia da ovest, ossia dove tramonta il sole. Infine, il maestrale, proveniente da nord-ovest, che portava le navi sulla via maestra, che conduceva a Roma. Nel medioevo, però, i veneziani, essendo i più grandi navigatori europei, cambiarono la collocazione della Rosa dei Venti da Malta a Zante. In questo modo, spostarono la via maestra dove spira il maestrale in direzione di Venezia.