Notte di San Giovanni, l’oleolito di iperico spopola sul web: il procedimento

Hai mai sentito parlare dell’oleolito di iperico? Ecco di cosa si tratta e perché si prepara nella notte di San Giovanni. Tutti i dettagli

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iperico (Foto di NickyPe da Pixabay)

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Manca pochissimo ormai alla notte di San Giovanni. Come da tradizione tra il 23 e il 24 giugno, proprio quando nacque San Giovanni Battista, si attende l’arrivo della bella stagione attraverso dei riti pagani che vengono definiti purificatori ma anche propiziatori.

La concomitanza con il solstizio d’estate ha tramandato l’usanza di raccogliere fiori ed erbe, tra i quali l’iperico, oggi simbolo indiscusso della notte di San Giovanni. Si tratta di una pianta dalle mille qualità: non solo ottimo calmante e lenitivo per le scottature e gli eritemi ma anche cicatrizzante.

Oggi è usato come antidepressivo naturale, aiuta a tenere a bada l’ansia e a far tornare il buonumore. In passato era usato come portafortuna per scacciare il malocchio e gli spiriti maligni. Per tutte queste ragioni, chi tiene alle tradizioni, non può non preparare l’oleolito di iperico. Non sai che cos’è e come farlo? Ti spieghiamo tutto.

L’oleolito di iperico, come farlo in casa

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oleolito iperico (Foto di FinjaM da Pixabay)

L’oleolito di iperico è una preparazione tradizionale ed antica che si prepara da sempre nella Notte di San Giovanni. In questi giorni è stato quasi riscoperto dal web che non vede l’ora di prepararlo. Si tratta di un “composto” del tutto naturale, che si trova anche nelle farmacie ed erboristerie, prepararlo in modo fai da te è tutta un’altra storia.

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Per farlo in casa è essenziale avere un barattolo di vetro molto capiente. È qui che si dovranno essere inseriti i fiori di iperico raccolti nella notte di San Giovanni. Basta riempire metà recipiente, aggiungere olio extravergine d’oliva oppure olio di girasole riempendo tutto il barattolo, lasciando liberi solo 2 centimetri dal bordo del barattolo.

Si chiude ermeticamente, si conserva per almeno due settimane in un luogo fresco e asciutto ed infine si espone al sole per circa una settimana, agitandolo una volta al giorno. La cosa importante è che l’oleolito dovrà mostrarsi di colore rosso.

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A questo punto è quasi tutto fatto: occorre filtrarlo e conservarlo in piccole bottiglie da tenre a riparo dalla luce. L’oleolito è così pronto all’uso. Può essere conservato fino a 10 mesi, perfetto per alleviare le scottature, gli strappi muscolari ma anche per fare dei massaggi.

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