Catalizzatori auto: i furti più frequenti che riguardano proprio il settore automobilistico. Scopri quali sono i modelli che rischiano di più
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Quello dei furti che riguarda il settore automobilistico, purtroppo è sempre frequente. Non si tratta di un problema che riguarda solo il nostro paese, ma è abbastanza diffuso in tutto il mondo. Si tratta di un vero e proprio commercio illegale e proficuo che non trova sosta. Se in passato, però, i pezzi più gettonati erano le autoradio, con il passare degli anni, anche questo “settore” si è evoluto ed è diventato sempre più comune il furto dei catalizzatori delle auto. Scopriamo quali sono i modelli di auto più a rischio, quelle più ambite e soggette a questo tipo di furto.
Negli ultimi anni, come abbiamo già accennato, abbiamo assistito ad un impennata di furti di auto e, nello specifico, dei dispositivi per la catalizzazione. L’allarme non riguarda solo l’Italia, bensì tutto il mondo. I dati risultano essere davvero drammatici. Un report del National Insurance Crime Bureau americano ha evidenziato un crescendo spaventoso di questi furti dal 2018 ad oggi.
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Ma come mai questi furti sono così frequenti e sempre più numerosi nel tempo? Il motivo è molto più semplice di quello che si possa credere. Ad attirare l’attenzione dei ladri verso tali dispositivi automobilistici è il loro valore. I catalizzatori sono, infatti, costruiti con metalli dal valore abbastanza elevato.
Rappresentano quindi una sorgente di metalli rari, tra cui il platino, il rodio ed il palladio. Si tratta di materiali molto preziosi che hanno un valore, sul mercato, spesso persino superiore a quello dell’oro. E’ facile, dunque, pensare che questi catalizzatori rappresentino una vera e propria miniera d’oro per i ladri.
Ogni marmitta catalitica presente su un auto, la cui funzione è quella di abbattere le emissioni di gas, è composta in media da 0,02 g di rodio, 0,6 g di palladio e 1,5 g di platino. Ogni marmitta può contenere, quindi, dai 6 ai 30 grammi di metalli assolutamente rari e costosi. Il solo rodio è quotato attualmente a circa 400 euro sul mercato.
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Le auto che sono maggiormente esposte a questo tipo di furto sono i Suv e le Smart. Le prime perché posseggono una marmitta molto grande e le seconde perché sono più facili e veloci da smontare. I veicoli più a rischio risultano essere comunque quelli Euro 4, Euro 5 ed Euro 6. Esistono, sul mercato delle protezioni, create appositamente per proteggere questi dispositivi ed evitare i furti, ma sembrano davvero servire a ben poco.