Puntura di tracina, cosa fare quando succede: impara a riconoscere l’attacco

Durante le vacanze al mare, una puntura di tracina è un incidente molto frequente, impariamo a riconoscere i segni dell’attacco.

rimedi puntura tracina
Tuffi in acqua (Pixabay)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Durante le vacanze al mare, una puntura di tracina è un incidente molto frequente, impariamo a riconoscere i segni dell’attacco. Vivono sui fondali dei mari europei, sono lunghe dai 15 ai 50 cm, in base alla varietà, e presentano una colorazione grigia e marrone. Le tracine sono pesci molto comuni nei nostri mari, nel Mediterraneo la più diffusa è la varietà “vipera”, che vive sui fondali, non troppo lontano dalle coste, dai 10 ai 30 metri.

Nascondendosi sui fondali e avendo lo stesso colore della sabbia, sono pesci difficili da individuare. In realtà, non si tratta affatto di un pesce aggressivo, lo schiacciamo noi avvertitamente, calpestando la sua pinna dorsale, composta da una serie di spine velenose. Queste spine contengono sostanze tossiche, tra cui serotonina, istamina e dracotossina.

Come riconoscere una puntura di tracina

puntura tracina cosa fare
Ragazzo in mare (Pixabay)

La puntura di una tracina, chiamata anche pesce ragno, provoca un dolore fortissimo e improvviso alla pianta del piede. I segni di un attacco sono arrossamento, gonfiore e dei piccoli puntini rossi. Il dolore è intenso e può durare parecchio tempo, capace di estendersi per tutta la gamba. Nei casi più gravi, chi è stato colpito può provare nausea, vomito e tremore. Che cosa fare in queste situazioni?

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Zanzare, tienile lontane con i repellenti strong: sono uno meglio dell’altro

Per prima cosa, bisogna mantenere la calma, il dolore è forte, ma la puntura non è mortale. Bisogna tornare in spiaggia, con calma, disinfettare la parte colpita, stando attenti che gli aculei del pesce non siano rimasti conficcati nella pelle. Questi potrebbero provocare un’infezione, perciò è opportuno guardare bene e rimuoverli.

Una volta disinfettata la pelle, cerchiamo di spremere i buchini per espellere il veleno. Per alleviare il dolore, bisogna immergere il piede in un bacinella con acqua calda, oppure fare impacchi con acqua calda, attorno ai 40°, ma va bene tenere il piedi nella sabbia bollente per mezzora. La tossina della tracina, infatti, è termolabile, e viene annientata a una temperatura superiore ai 40° – 45°.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Lavarsi i denti nel modo corretto, sei sicuro di saperlo fare? Gli errori da evitare

Il calore smorza il dolore e dona sollievo. Gli antidolorifici sono del tutto inutili, perciò non serve assumerli. Non bisogna farsi prendere dal panico, trascorsi i primi minuti, il dolore inizia a scemare, anche se può dar fastidio per diverse ore. Se non si respira bene, c’è tachicardia e stanchezza, meglio recarsi al pronto soccorso, oppure chiamare il 118, potrebbero essere i segnali di shock anafilattico.