Fertilizzante ecologico a 100%: i tabù che ancora esistono sullo scarto umano. Una soluzione ecosostenibile che potrebbe salvare l’ecosistema
In quanto a fertilizzanti, in commercio ne esistono davvero tantissimi, dai prezzi diversi. Tuttavia sappiamo benissimo che, molti di questi, sono fertilizzanti creati con prodotti chimici, che risultano essere dannosi sia per noi che per il nostro ecosistema. Quello che spesso ignoriamo è che la natura ci fornisce di tantissime soluzioni per fertilizzare il nostro terreno aiutandoci ad ottenere risultati davvero fantastici, di gran lunga superiori a quelli dei fertilizzanti che comunemente si trovano in commercio. Oltretutto a costo praticamente zero. Gli scarti umani ad esempio, sono degli ottimi fertilizzanti ecologici, su cui esistono ancora molti tabù. Scopriamo subito tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Fertilizzanti: gli scarti umani sono ecologici al 100%
I fertilizzanti che si trovano in commercio, come abbiamo già detto, sono creati in laboratorio come prodotti atti a favorire la crescita della vegetazione. Purtroppo questi prodotti hanno favorito l’insorgere dell’inquinamento di molti terreni agricoli causando danni ingenti anche e soprattutto alle falde acquifere.
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I danni dell’inquinamento, in questo modo si sono irrimediabilmente estesi su tutto ciò che riguarda la filiera agroalimentare. Oggi si pensa sempre più spesso a trovare alternative ecosostenibili per fertilizzare i terreni, per evitare ulteriori danni e per limitare l’inquinamento, piaga terribile che caratterizza la nostra civiltà moderna.
Si è parlato degli scarti umani in relazione alle pratiche di fertilizzazione. In particolare, chimici e biologi si sono soffermati sull’urina, da utilizzare appunto come fertilizzante naturale ed ecologico al 100%, tuttavia esistono ancora grosse titubanze al riguardo. Quello che ignoriamo completamente è che l’urina contiene molti sali minerali, potassio, fosforo ed azoto che sono indispensabili oltre che altamente benefici per la coltivazione.
Gli scarti umani: il ritorno alla coltivazione di una volta
Risulta davvero strano pensare che esistano ancora remore al riguardo, anche perché basta pensare che, anticamente gli scarti umani ed animali erano abitualmente usati per fertilizzare i terreni. L’utilizzo era certamente legato a due motivi fondamentali: il primo era sicuramente dato dal fatto che non esistevano prodotti chimici, l’altro perché considerati i più efficaci.
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Riconsiderare questa pratica per la fertilizzazione della vegetazione può essere considerato un passo di fondamentale importanza per promuovere i prodotti biologici e per limitare i danni dell’inquinamento, purtroppo, come già detto già drammaticamente ingenti.
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