La Nespola è un frutto dolce e succoso e può essere coltivato facilmente nel proprio orto o sul balcone, basta scegliere la pianta adatta.
Il Nespolo è una pianta originaria del Medio-Oriente e portata in Italia dagli antichi romani. Era molto utilizzata e conosciuta dai contadini, per la facilità di coltivazione e per le molteplici proprietà benefiche del frutto. Appartiene alla famiglia del gruppo delle pere e delle mele, i fiori spuntano a Maggio e attirano api e insetti impollinatori, per questo motivo è utile averla nel proprio orto. E’ una pianta ermafrodita e autofertile, piuttosto robusta, non necessita di particolari attenzioni. E’ sufficiente un terreno concimato anche con il compost di casa. Non ama terreni abbondanti di acqua, ma in periodi particolarmente caldi va aiutata con irrigazioni giornaliere, non eccessive.
Il Nespolo è semplice da coltivare nei nostri orti, ma è possibile averla anche su un balcone. E’ importante piantarla in un vaso capiente e scegliere la pianta giusta. Esiste, infatti, la varietà del nespolo nano e darà uguali frutti, seguendo semplici regole. Prima di tutto il vaso deve avere la dimensione adeguata: un diametro di 40 – 50 cm, di un materiale leggero poichè durante il periodo invernale dovrà essere spostato in un luogo riparato. La terra da scegliere deve essere un misto di torba e terreno argilloso per mantenere la giusta umidità.
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Questi sono semplici accorgimenti che permetteranno poi una manutenzione molto semplice durante l’anno. I frutti saranno pronti ad autunno inoltrato. Sono piccoli frutti di un colore arancio, hanno un sapore dolce-aspro e contengono dei noccioli che possono essere utilizzati per fare il liquore ” Nespolino “, non vanno però aperti, perchè contengono una sostanza tossica. La polpa è, invece, ricca di vitamine ed aiuta a regolare la digestione, le funzioni intestinali ed è anche un frutto diuretico.
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Esiste un detto popolare piuttosto diffuso tra i contadini, in quanto, generalmente, le nespole venivano raccolte non nel pieno della maturazione e adagiate, poi, in cassette e, tra i frutti, veniva messa della paglia: ” Tempo e paglia maturano anche le nespole “, può essere tradotto con il detto più conosciuto ” dar tempo al tempo “, avere la pazienza di aspettare che le cose maturino da sè senza avere fretta.