Sete notturna: quali sono le cause e come agire? Ecco tutti i dettagli per sapere cosa fare e quando farlo.
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Quante volte vi sarà capitato di svegliarvi nel pieno della notte, assetati e senza sapere il perchè? La sete notturna è un disturbo estremamente comune al giorno d’oggi e, anche se non sembra, la maggior parte della popolazione ne soffre.
Fortunatamente non si tratta di niente di grave, ma è comunque un segnale da non prendere sotto gamba. La sete è infatti un tentativo del nostro corpo di farci conoscere la necessità di idratarsi.
Proprio per questo motivo è sempre meglio conoscere cosa porta questo disturbo notturno. In questo modo potremo capire meglio come comportarci in questi casi.
La sete notturna può essere dovuta a diversi motivi, a volte molto banali ed altre volte un po più seri. Se per esempio, a cena avete mangiato una pizza con prosciutto e formaggio, molto probabilmente la notte vi alzerete assetati, per via della grande quantità di sale presente nella pizza.
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Lo stesso accade quando si beve alcol il sabato sera prima di tornare a casa e crollare stanchi nel letto. L’alcol provoca tantissima sete ed unito al caldo di questo periodo farà si che vi svegliate nel pieno della notte per bere.
Quando però la sensazione di sete notturna diventa frequente, molto probabilmente non si tratta di quello che avete mangiato la sera precedente. La sete notturna potrebbe essere, in questo caso, il primo sintomo di patologie ben più gravi.
Ad esempio, potrebbe trattarsi di un’insufficienza renale cronica. Non è altro che un cattivo funzionamento dei reni, estremamente importanti per il nostro corpo poiché ci permettono di eliminare le tossine dal nostro corpo. Altre volte, invece, la sete potrebbe essere legato al diabete insipido nefrogenico, un tipo di diabete dovuto al cattivo funzionamento del tubulo renale.
In questo caso il nostro organismo sviluppa un’incapacità a risponde all’ormone antidiuretico, facendo si che produca tantissima urina.
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In ogni caso, in presenza di sete notturna costante è assolutamente necessario contattare il proprio medico che saprà diagnosticare la problematica in questione, indicandovi la giusta terapia da seguire.