Il Canada bandisce dal commercio 6 tipi di plastica. La scelta mitiga l’impatto inquinante di uno dei materiali più nocivi per l’ambiente.
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A partire da dicembre 2023, sarà effettiva la misura approvata dal governo canadese di bandire dal commercio 6 tipi di plastica monouso.
Verrà di fatto interrotta la produzione di contenitori da asporto in plastica, cannucce e altri oggetti monouso. Facciamo il punto della situazione.
Il Canada contrasta l’inquinamento da plastica. Bandito dal commercio il monouso
Già nel 2019 il primo ministro canadese Justin Trudeau si era espresso circa la volontà di bandire dal commercio entro il 2021 cannucce, sacchetti e cannucce e posate di plastica usa e getta. Leader del partito liberale e primo ministro dal 2015, il politico canadese aveva così esordito durante un evento nella riserva di Gault, Montreal.
Le promesse si basavano sulla normativa europea contenente le misure circa la progressiva messa al bando di posate, piatti e cannucce di plastica, bastoncini cotonati e supporti per palloncini in plastica. E ancora pastiche ossi-degradabili, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso.
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Dalle parole ai fatti, quindi. Lo scorso lunedì, il 20 giugno, il governo canadese ha annunciato in via ufficiale il divieto, fattivo dal prossimo dicembre, di produrre e importare plastica usa e getta. La misura è stata calendarizzata al 2023 per dare tempo alle aziende canadesi di smaltire gli ultimi stock accumulati.
Da dicembre 2023 saranno quindi bandite vendita, produzione e importazione di plastiche monouso, di qualsiasi tipo e formato. La messa al bando dei prodotti in plastica usa e getta sono oggetto di numerose misure governative pro transizione ecologica.
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La plastica si classifica infatti come materiale estremamente inquinante per l’ambiente e per il suo possibile smaltimento. La legge sulla protezione dell’ambiente canadese ha inoltre annoverato lo scorso anno fra gli agenti tossici per l’atmosfera e l’ambiente proprio la plastica.
